Grammatica di globasa

Questo libro contiene la traduzione italiana della Grammatica Completa di Globasa. Puoi scaricarla in formato EPUB o leggerla online.

L'autore del contenuto originale è il team di globasa. La traduzione è stata realizzata da Salif Mehmed utilizzando il modello linguistico Google Gemini.

Sono disponibili traduzioni anche in altre lingue.

Nella misura massima consentita dalla legge, gli autori hanno rinunciato a tutti i diritti d'autore e diritti connessi o vicini relativi al contenuto di questo sito.

Indice

Alfabeto e pronuncia

Alfabeto

minuscole maiuscole IPA nome della lettera
a A /ä/ aya
b B /b/ ibe
c C /t͡ʃʰ/ ice
d D /d/ ide
e E /e̞/ eya
f F /f/ ife
g G /g/ ige
h H /x/ ihe
i I /i/ iya
j J /d͡ʒ/ ije
k K /kʰ/ ike
l L /l/ ile
m M /m/ ime
n N /n/ ine
o O /o̞/ oya
p P /pʰ/ ipe
r R /ɾ/ ire
s S /s/ ise
t T /tʰ/ ite
u U /u/ uya
v V /v/ ive
w W /w/ iwe
x X /ʃ/ ixe
y Y /j/ iye
z Z /z/ ize

Maiuscole vs minuscole

Attualmente non ci sono regole stabilite in globasa per l'uso delle lettere maiuscole. I parlanti di globasa possono usare le lettere maiuscole a loro discrezione fino a quando non sarà il momento di stabilire tali regole o linee guida.

Nomi delle lettere

Quando si compitano le parole ad alta voce, i nomi delle lettere possono essere abbreviati.

  • Vocali: a, e, i, o, u
  • Consonanti: be, ce, de, ecc.

Consonanti

lettera IPA pronuncia esempi
b /b/ come in bambino baytu casa
c /t͡ʃʰ/ come c in ciao cokolate cioccolato
d /d/ come in dado doste amico/-a
f /f/ come in faro fasul fagiolo
g /g/ come in gatto globa mondo
h /x/ come j in spagnolo joven hawa aria
j /d͡ʒ/ come in gioco juni giovane
k /kʰ/ come in karate kitabu libro
l /l/ come in luna lala cantare, canzone
m /m/ come in mano multi molto/-a, molti/-e
n /n/ come in notte neo nuovo
p /pʰ/ come in pane pingo mela
r /ɾ/ come in pero (spagnolo) risi riso
s /s/ come in sole sui acqua
t /tʰ/ come in tavolo teatro teatro
v /v/ come in vento visita visita
w /w/ come in Wendy (inglese) watu tempo
x /ʃ/ come sc in sciare xugwan abitudine
y /j/ come in ieri yuxi giocare, gioco
z /z/ come s in rosa zebra zebra

Note

c - mai [k] come in capo o [s] come in cento

b, d, g - sempre occlusive come le loro controparti sorde (p, t, k); mai pronunciate in modo fricativo, come si pronunciano tra le vocali in spagnolo

c, k, p e t - idealmente aspirate (anche se non così fortemente come in inglese) per distinguerle meglio dalle loro controparti sonore (j, g, b e d)

g - mai [x] come in spagnolo gesto

h - idealmente pronunciata come una fricativa velare sorda, che non deve essere confusa con [χ], una fricativa uvulare sorda

La fricativa velare si pronuncia nello stesso punto di articolazione di [k], ed è simile al sibilo di un gatto. Al contrario, la fricativa uvulare è un suono più gutturale pronunciato più indietro nella gola in cui si percepisce la vibrazione uvulare.

j - come una c sonora; simile alla i in ieri

r - idealmente pronunciata in modo semplice e non con vibrazione multipla

v - come una f sonora (labiodentale)

w e y - varianti permesse: come vocali atone (u e i)

Consultare la convenzione ortografica di seguito.

x - mai [ks] come in taxi

y - sempre come una i atona, o come in ieri, mai come la gl in gli

z - sempre come una s sonora; mai [s] come in zucchero

Altre varianti di consonanti

A seconda della lingua madre del parlante, sono permesse anche altre varianti di consonanti. Ad esempio, alcuni ispanofoni tendono a pronunciare h come [χ] invece di [x]. I francofoni tendono a pronunciare r come [ʁ] invece di [ɾ]. I parlanti di mandarino tendono a pronunciare x come [ʂ] o [ɕ] invece di [ʃ]. Queste e altre varianti simili sono altresì permesse.

La seguente tabella include tutti gli allofoni di consonanti in variazione libera. Il primo allofono che appare per ogni fonema è la pronuncia ideale di tale fonema in globasa. È probabile che molti parlanti sentano dozzine di altri allofoni in distribuzione complementare (allofoni che dipendono dall'ambiente fonetico), ma ogni parlante di globasa deve fare lo sforzo di non discostarsi troppo dall'insieme di allofoni di seguito.

lettera allofoni
b [b]
c [t͡ʃʰ ~ ʈ͡ʂʰ ~ t͡ɕʰ ~ [t͡ʃ]
d [d]
f [f ~ ɸ]
g [g]
h [x ~ χ ~ ħ ~ h]
j [d͡ʒ ~ ʒ ~ d͡ʑ ~ ɟ͡ʝ]
k [ ~ k ~ q]
l [l ~ ɫ]
m [m]
n [n]
p [ ~ p]
r [ɾ ~ r ~ ɹ ~ ɹ̠ ~ ɻ ~ ʁ]
s [s]
t [ ~ t]
v [v ~ ʋ]
w [w ~ ʋ]
x [ʃ ~ ʂ ~ ɕ]
y [j ~ ʝ]
z [z]

Vocali

Le vocali di globasa (a, e, i, o, u) si pronunciano come in spagnolo, italiano o esperanto.

lettera IPA pronuncia esempio
a /ä/ come in casa basa lingua
e /e̞/ come in bene bete figlio/-a
i /i/ come in ieri idi andare
o /o̞/ come in poco oko occhio
u /u/ come in buono mumu toro/mucca

Varianti di vocali

a - idealmente pronunciata [ä], una vocale centrale aperta non arrotondata; la [a] anteriore e la [ɑ] posteriore sono varianti permesse

e - idealmente pronunciata [e̞], una vocale anteriore media non arrotondata; la [e] semichiusa e la [ɛ] semiaperta sono varianti permesse

o - idealmente pronunciata [o̞], una vocale arrotondata media posteriore; la [o] semichiusa e la [ɔ] semiaperta sono varianti permesse

u - idealmente pronunciata [u], una vocale chiusa posteriore arrotondata; la [ɯᵝ] chiusa posteriore compressa è una variante permessa

Elisione

In certi casi, principalmente nella poesia e nei testi delle canzoni, e in posizione iniziale di parola (quando è seguita da -s- e un'altra consonante) può essere silenziata e sostitu e sostituita da un apostrofo.

espesyal o 'spesyal

Accento lessicale

Le sillabe in globasa possono essere toniche o atone. In altre parole, globasa non fa uso di accento secondario.

Parole monosillabiche

  • Tutte le parole di contenuto monosillabiche (sostantivi, verbi, aggettivi, avverbi) sono toniche.

Tutte le altre parole monosillabiche possono essere accentate o meno a seconda di ciò che sembra più naturale per il parlante. In caso di dubbio, si possono utilizzare le seguenti linee guida suggerite:

  • Parole di funzione monosillabiche atone: preposizioni, congiunzioni e particelle (incluse le particelle verbali)
  • Parole di funzione monosillabiche toniche: pronomi, determinanti, numerali, quantificatori, avverbi e interiezioni

Parole polisillabiche

Le seguenti regole di accentazione si applicano a tutte le parole polisillabiche, incluse le parole di funzione e le parole derivate.

  • Se la parola termina con una consonante, l'accento cade sull'ultima vocale.

barix (pioggia) si pronuncia ba-rix [ba.'ɾiʃ]
pantalun (pantaloni) si pronuncia pan-ta-lun [pan.ta.'lun]
kitabudom (biblioteca) si pronuncia ki-ta-bu-dom [ki.ta.bu.'dom]

  • Se la parola termina con una vocale, l'accento cade sulla penultima vocale.

piu (uccello) si pronuncia pi-u ['pi.u]
harita (mappa) si pronuncia ha-ri-ta [ha.'ri.ta]
Espanisa (lingua spagnola) si pronuncia es-pa-ni-sa [es.pa.'ni.sa]

Come indicato in precedenza, le regole di accentazione si applicano anche alle parole derivate. La parola derivata kitabudom (kitabu-dom), ad esempio, si pronuncia ki-ta-bu-dom, con l'accento unicamente sull'ultima vocale, invece di ki-ta-bu-dom.

Epentesi non scritta

Epentesi di consonanti

Sebbene non sia ideale, e sia improbabile che gli italofoni lo utilizzino nella maggior parte dei casi, si può inserire opzionalmente un'occlusiva glottidale non scritta tra due vocali, sia all'interno di una parola che tra due parole.

poema (poema) si pronuncia [po'ema] o [poʔ'ema]

Epentesi di vocali

Sebbene non sia ideale, e sia improbabile che gli italofoni la utilizzino nella maggior parte dei casi, qualsiasi vocale centrale non arrotondata, come ad esempio [ə], può essere inserita opzionalmente tra due consonanti qualsiasi o in posizione finale di parola. Come vocale centrale, la [ä] cardinale è anche permessa come epentesi non scritta, sebbene questa sia l'opzione meno raccomandata poiché è più probabile che riduca l'intelligibilità.

magneto (magnete) si pronuncia [mag'neto] o [magə'neto]

asif (scusa) si pronuncia [a'sif] o [a'sifə]

Vocali e consonanti doppie

Le vocali e le consonanti doppie, sia all'interno delle parole, come risultato della derivazione, o tra due parole, generalmente si pronunciano un po' più lunghe o fino al doppio delle consonanti semplici. Come visto in precedenza, un'alternativa ammissibile è aggiungere un'occlusiva glottidale tra le vocali doppie e una vocale media centrale tra le consonanti doppie.

Vocali doppie

beeskri (essere scritto) si pronuncia [be'eskri] o [beʔeskri]

semiisula (penisola) si pronuncia [semi:'sula] o [semiʔi'sula]

Consonanti doppie

possahay (ostacolare) si pronuncia [pos:a'xaj] o [posəsa'xaj]

aselli (originale), si pronuncia [a'sel:i] o [a'seləli]

Doppia r

Sebbene la r non possa essere allungata allo stesso modo delle altre consonanti, la doppia r può essere allungata con vibrazione multipla o, in alternativa, pronunciata in maniera semplice. Dato che la vibrazione multipla è una variante della r singola, è possibile che alcuni parlanti pronuncino sia r che rr con vibrazione multipla, mentre altri pronuncino entrambe con vibrazione semplice, mentre altri distinguano la r singola con vibrazione semplice e la doppia r con vibrazione multipla. Come si è visto in precedenza per quanto riguarda due consonanti consecutive, una terza opzione in questo caso è aggiungere una vocale epentetica tra due vibrazioni semplici.

burroya (incubo) si pronuncia [bu'roja] o [bu'ɾoja] o [buɾə'ɾoja]

W e Y

Nota: Come studente di globasa, tieni presente che puoi saltare la sezione seguente, che è semplicemente una discussione su come w e y funzionano in globasa.

Accento lessicale

Come indicato in precedenza, w e y possono essere pronunciate come vocali. Tuttavia, dato che tecnicamente sono consonanti, non sono mai accentate.

Confronta la pronuncia dei seguenti nomi propri:

Maria, si pronuncia ma-ri-a [ma.'ɾi.a]
Maryo, si pronuncia ma-ryo ['ma.ɾjo] o ma- rio ['ma.ɾi.o]

Lo spelling di Maryo con y invece di i permette di spostare l'accento su a, la penultima vocale. Con l'accento sulla vocale appropriata, non fa alcuna differenza in globasa se Maryo è pronunciato con due sillabe, con y pronunciata come consonante (ma-ryo), o in alternativa, con tre sillabe, con y pronunciata come i atona (ma-ri-o).

Dittonghi

Globasa non ha veri dittonghi. Tuttavia, sono permesse le seguenti combinazioni di vocale più consonante approssimante: aw, ew, ow, ay, ey, oy. Queste combinazioni possono essere pronunciate come dittonghi, sebbene -w/-y rappresentino tecnicamente consonanti di coda, invece di semivocali all'interno dello stesso nucleo. Lo sappiamo perché nelle parole ordinarie le sillabe non possono terminare con -w/-y più un'altra consonante. Se così fosse, -w/-y potrebbero essere considerati parte del nucleo. Invece, -w/-y occupa il posto dell'unica consonante finale di sillaba permessa. È anche accettabile, come alternativa ammissibile, che -w/-y siano pronunciati come vocali atone indipendenti.

Ewropa (Europa), si pronuncia ew-ro-pa [ew.'ɾo.pa]/[eu̯.'ɾo.pa] o anche e-u-ro-pa [e.u.'ɾo.pa]

Convenzione ortografica

La seguente convenzione ortografica si applica solo ai lessemi e non alle parole derivate. Accanto ad altre vocali, globasa usa i e u solo se sono vocali toniche o se y e w non sono permesse secondo le regole fonotattiche. In tutti gli altri casi, globasa usa y e w invece di i e u.

Nei seguenti lessemi, i e u sono toniche:

maux (topo) si pronuncia ma-ux [ma.'uʃ]
daifu (debole) si pronuncia da-i-fu [da.'i.fu]

Nei seguenti lessemi, le regole fonotattiche permettono solo i e u:

triunfa (trionfo/trionfare, vincere) si pronuncia tri-un-fa [tri.'un.fa]
kruel (crudele) si pronuncia kru-el [kru.'el]

Nei seguenti lessemi, y e w, che opzionalmente possono essere pronunciati come vocali, sono usati convenzionalmente:

pyano (pianoforte) si pronuncia pya-no ['pja.no] o pi-a-no [pi.'a.no]
cian (ciano) si pronuncia cyan [t͡ʃjan] o ci-an [t͡ʃi.'an]
swini (maiale) si pronuncia swi-ni ['swi.ni] o su-i-ni [su.'i.ni]
trawma (trauma) si pronuncia traw-ma ['traw.ma] o tra-u-ma ['tra.u.ma]

Fonotattica per le parole ordinarie

Nota: Come studente di globasa, puoi saltare quest'ultima sezione sulla fonotattica, poiché è semplicemente una descrizione della struttura sillabica in globasa.

Globasa ha due insiemi di regole fonotattiche, uno per le parole ordinarie (questa sezione) e un altro per i nomi propri (vedi la sezione seguente). Le regole della fonotattica per le parole specifiche di una cultura combinano entrambi gli insiemi di regole (vedi l'ultima sezione).

Le seguenti regole si applicano alle parole ordinarie.

Sillabe

Le sillabe sono composte da: (attacco)-nucleo-(coda).

La struttura sillabica nelle parole ordinarie di globasa è (C)(C)V(C).

Attacco

Le sillabe possono avere o meno un attacco. In globasa, l'attacco consiste in qualsiasi consonante singola o uno dei seguenti gruppi Cl/Cr e Cw/Cy:

bl-, fl-, gl-, kl-, pl-, vl- br-, dr-, fr-, gr-, kr-, pr-, tr-, vr- bw-, cw-, dw-, fw-, gw-, hw-, jw-, kw-, lw-, mw-, nw-, pw-, rw-, sw-, tw-, vw-, xw- , zw- by-, cy-, dy-, fy-, gy-, hy-, jy-, ky-, ly-, my-, ny-, py-, ry-, sy-, ty-, vy-, xy- , zy-

Nucleo

Tutte le sillabe hanno un nucleo. In globasa, il nucleo è costituito da una singola vocale: a, e, i, o, u.

Coda

Le sillabe possono avere o meno una coda. In globasa, la coda delle parole ordinarie è costituita da qualsiasi consonante singola. Tuttavia, si applicano le seguenti avvertenze.

Posizione finale di parola: le parole ordinarie in globasa permettono solo le seguenti consonanti in posizione finale di parola: -f, -l, -m, -n, -r, -s, -w, -x, -y.

Sonorizzazione dei gruppi coda-attacco: i gruppi di consonanti coda-attacco possono o meno essere d'accordo per quanto riguarda la sonorità: tekno (tecnologia) rispetto a magneto (magnete), epilepsi (epilessia) rispetto a absorbi (assorbire), ecc.

Gruppo di occlusive coda-attacco: I gruppi di consonanti costituiti da due occlusive (-kt-, -pt-, ecc.) non sono permessi nelle parole ordinarie. Invece, le parole ordinarie seguono il modello italiano o portoghese in cui la prima consonante viene omessa. Cioè, se una sillaba inizia con un'occlusiva, la sillaba precedente non può avere un'altra occlusiva nella sua coda: astrato (astratto), ativo (attivo), otima (ottimo), ecc. .

Avvertenze con w e y

Nucleo-coda: Quando w o y si trovano nella coda, né iu sono permesse nel nucleo. Di conseguenza, le seguenti combinazioni di coda-nucleo con -w/-y non sono permesse: -iy, -iw, -uy, -uw. Tutte le altre combinazioni di nucleo-coda con -w/-y sono permesse: -aw, -ew, -ow, -ay, -ey, -oy.

Nucleo-attacco: Le combinazioni di nucleo-attacco iy e uw non sono permesse nelle parole ordinarie. Ad esempio, syahe (nero) invece di siyahe.

Attacco-nucleo: Le combinazioni di attacco-nucleo wu e yi non sono inoltre permesse nelle parole ordinarie.

Fonotattica per i nomi propri

I nomi propri seguono regole fonotattiche più flessibili. La struttura sillabica di tali parole è la seguente: (C)(C)V(C)(C).

Attacco

Consultare le regole fonotattiche per le parole ordinarie.

Nucleo

Consultare le regole fonotattiche per le parole ordinarie.

Coda

La coda nei nomi propri può terminare con qualsiasi consonante: Madrid (Madrid), ecc. Possono anche essere costituiti da un massimo di due consonanti, anche in posizione finale di parola: Polska (Polonia), Budapest (Budapest), ecc.

Le occlusive doppie (coda-attacco) sono permesse nei nomi propri: vodka (vodka), futbal (football americano), ecc. Tuttavia, le occlusive doppie che differiscono solo nella sonorità non sono permesse e devono essere ridotte a una consonante o aggiungere una vocale epentetica.

Avvertenza con w e y

L'avvertenza nucleo-coda per le parole ordinarie si applica anche ai nomi propri e alle parole specifiche di una cultura. Quando w o y sono nella coda, né iu sono permesse nel nucleo. Di conseguenza, le seguenti combinazioni di coda-nucleo con -w/-y non sono permesse: -iy, -iw, -uy, -uw. Tutte le altre combinazioni di nucleo-coda con -w/-y sono permesse: -aw, -ew, -ow, -ay, -ey, -oy.

Tuttavia, a differenza delle parole ordinarie, i nomi propri permettono le combinazioni di nucleo-attacco iy e uw (Kuweyti - Kuwait, ecc.) e le combinazioni di attacco-nucleo wu e yi (Wuhan - Wuhan, ecc.).

Fonotattica per le parole specifiche di una cultura

La fonotattica per le parole specifiche di una cultura segue le regole per le parole ordinarie in posizione finale di parola e le regole per i nomi propri nel resto della parola: teriyaki (teriyaki), koktel (cocktail), bakugamon (backgammon), blakjaku (blackjack, ventuno), jazu (jazz), ecc.

Nota: Il gruppo di consonanti -ng in posizione finale di parola, anche come si vede nel Pinyin, aggiunge una vocale epentetica, invece di ridursi a -n come si vede nelle parole ordinarie: yinyangu (yin e yang).

Parole di contenuto: Sostantivi, verbi, aggettivi e avverbi

Sostantivi

I sostantivi in globasa non distinguono tra forme singolari e plurali.

  • maux - topo, topi
  • kalamu - penna(e)

I sostantivi in globasa non hanno articoli determinativi né indeterminativi.

  • janela - (una) finestra, (la/le) finestra(e)

Se è necessario enfatizzare la determinatezza, si può utilizzare hin (questo/-a/-i/-e) o den (quello/-a/-i/-e).

  • hin kitabu - questo libro, questi libri, il/i libro(i)
  • den flura - quel fiore, quei fiori, il/i fiore(i)

Se è necessario enfatizzare la singolarità, si può utilizzare un (uno/-a).

  • un denta - un dente
  • hin un denta - questo dente (singolare), il dente (singolare)

Se è necessario enfatizzare la pluralità, si può utilizzare plu (molteplici).

  • plu pingo - mele (molteplici)
  • den plu pingo - quelle mele (molteplici), le mele

Genere

In globasa, i sostantivi che denotano persone e animali sono solitamente di genere neutro.

  • ixu - adulto (uomo, donna)
  • nini - bambino/bambina, ragazzo/ragazza
  • gami - coniuge, sposo/-a (marito, moglie)
  • mumu - toro, mucca

Se è necessario enfatizzare il genere, si possono utilizzare gli aggettivi fem (femminile) e man (maschile) come prefissi.

  • femnini - bambina, ragazza; mannini - bambino, ragazzo
  • femixu - donna; manixu - uomo
  • femgami - moglie, donna; mangami - marito, uomo
  • femmumu - mucca; manmumu - toro

Etimologia di fem: inglese (feminine), francese (féminin), tedesco (feminin), spagnolo (femenina)

Etimologia di man: mandarino (男 “nán”), francese (masculin), spagnolo (masculino), inglese (masculine), tedesco (männlich), hindi (मर्दाना “mardana”), persiano (مردانه “mardane”)

Una manciata di sostantivi che denotano persone indicano il genere.

  • matre o mama - madre o mamma
  • patre o papa - padre o papà

Nota: La parola di genere neutro per genitore(i) è atre. La parola di genere neutro per mamma/papà è mapa.

Sostantivi in frasi iniziali

Fe si usa spesso in frasi iniziali con sostantivi.

  • Fe fato - Infatti, In realtà
  • Fe fini - Infine, Finalmente
  • Fe bonxanse - Per fortuna, Fortunatamente
  • Fe asif - Purtroppo, Sfortunatamente
  • Fe onxala - Speriamo, Magari
  • Fe folo - Pertanto, Di conseguenza, Quindi
  • Fe misal - Per esempio
  • Fe xugwan - Generalmente, Di solito
  • Fe benji - In sostanza, Fondamentalmente
  • Fe dumara - A volte
  • Fe rimara - Di nuovo, Ancora
  • Fe moy kaso - In ogni caso, Comunque
  • Fe alo kaso - Altrimenti, In caso contrario
  • Fe nunya - In questo momento, Adesso
  • Fe leya - In passato, Precedentemente
  • Fe xaya - In futuro, Successivamente

Apposizione

In globasa, un sostantivo può essere seguito da un altro senza l'uso di una preposizione quando il secondo sostantivo specifica l'identità del primo. Questo è noto come apposizione.

  • Hotel Kaliforni - Hotel California
  • Estato Florida - lo Stato della Florida
  • Towa Babel - la Torre di Babele
  • Dolo Onxala - Via della Speranza
  • Myaw Felix - Felix il Gatto
  • misu doste Marko - il mio amico Marco
  • lexi kursi - la parola sedia

Particella di: Parole specifiche di una cultura e nomi propri

La particella di può essere utilizzata facoltativamente per contrassegnare parole specifiche di una cultura e nomi propri che hanno una forma identica a parole ordinarie già stabilite in globasa.

  • soho - reciproco, mutuo
    • (di) Soho - Soho (quartiere di New York)

Particella ci: Affetto e tenerezza

Un sostantivo o un nome proprio può essere seguito dalla particella ci per denotare affetto o tenerezza.

  • mama - mamma
    • mama ci - mammina
  • nini - bambino
    • nini ci - piccolino
  • Martin - Martino
    • Martin ci - Martinuccio

Onorifici: Gao e Kef

L'aggettivo gao (alto) e il sostantivo kef (capo) possono essere utilizzati come onorifici.

  • alimyen - insegnante
    • gao alimyen - maestro
  • papa - papà
    • kef papa - capo

Sostantivo/Verbi

In globasa, i sostantivi/verbi sono parole che possono funzionare sia come sostantivo che come verbo.

  • ergo - lavoro (sostantivo) o lavorare (verbo)
  • danse - ballo, danza (sostantivo) o ballare (verbo)
  • yam - cibo (sostantivo) o mangiare (verbo)
  • lala - canzone (sostantivo) o cantare (verbo)

Confronto di Sostantivi/Verbi

Il confronto di sostantivi/verbi si esprime nel modo seguente: máximo (più), mínimo (meno), dennumer (quel numero di, tanti), denkwanti (quella quantità, tanto), kom (come).

Con i sostantivi:

  • max... kom... - più... di...
  • min... kom... - meno... di...

Mi hare max kitabu kom yu.
Ho più libri di te.

Yu hare min kitabu kom mi.
Hai meno libri di me.

  • max te/to kom... - più (di loro) di...
  • min te/to kom... - meno (di loro) di...

Mi hare max to kom yu.
Ho più (di loro) di te.

Yu hare min to kom mi.
Hai meno (di loro) di me.

  • max kom - più di
  • min kom - meno di

Mi hare max kom cen kitabu.
Ho più di cento libri.

Yu hare min kom cen kitabu.
Hai meno di cento libri.

  • dennumer... kom... - tanti... quanti...

Te hare dennumer kitabu kom mi.
Lei ha tanti libri quanti me.

  • dennumer te/to kom... tanti (di loro) quanti...

Te hare dennumer to kom mi.
Lei ha tanti (di loro) quanti me.

  • denkwanti... kom... tanto... quanto...

Yu yam denkwanti risi kom mi.
Mangi tanto riso quanto me.

  • denkwanti to kom... tanto (di quello) quanto...

Yu yam denkwanti to kom mi.
Mangi tanto (di quello) quanto me.

Con i verbi:

  • max... kom.... o max kom... - più di

Myaw max somno kom bwaw.
o: Myaw somno max kom bwaw.
Il gatto dorme più del cane.

  • min... kom.... o min kom... - meno di

Bwaw min somno kom myaw.
o: Bwaw somno min kom myaw.
Il cane dorme meno del gatto.

  • denkwanti... kom... o denkwanti kom... - tanto quanto

Bebe denkwanti somno kom myaw.
o: Bebe somno denkwanti kom myaw.
Il bebè dorme tanto quanto il gatto.

Per esprimere quanto/più/meno..., più/meno..., globasa usa folki... max/min, max/min.

Folki mi max doxo, mi max jixi.
Quanto/Più leggo, più so.

L'ordine di queste frasi può essere invertito:

Mi max jixi, folki mi max doxo.
So di più, quanto/più leggo.

Categorie di verbi

I verbi sono definiti nel dizionario come ausiliari, copulativi, transitivi, intransitivi o ambitransitivi. I suffissi che compaiono in questa sezione (-cu, -gi, -ne, -do, -pul) sono spiegati nella sezione su Affissi comuni. Il prefisso xor- è spiegato nella sezione su Formazione delle parole: Prefissi.

Verbi ausiliari

I verbi ausiliari sono seguiti immediatamente da un altro verbo, che può essere omesso. In globasa ci sono solo tre verbi ausiliari: abil (potere), ingay (dovere (condizionale)), musi (dovere, essere necessario).

Verbi copulativi

I verbi copulativi collegano il soggetto al suo complemento. Attualmente ci sono 12 verbi copulativi: sen (essere), xorsen (diventare), sencu (diventare), sengi (far essere), kwasisen (sembrare), okocu (sembrare (alla vista)), orecu (sembrare (all'udito)), nasacu (sembrare (all'olfatto)), xetocu (sembrare (al gusto)), pifucu (sembrare (al tatto)), hisicu (sentirsi fisicamente o emotivamente), ganjoncu (sentirsi emotivamente).

Verbi transitivi

I verbi transitivi reggono un complemento oggetto diretto: haja (avere bisogno), bujo (prendere, catturare), gibe (dare). Tuttavia, alcuni verbi transitivi a volte o spesso omettono il complemento oggetto diretto: doxo (leggere), yam (mangiare), lala (cantare), ecc.

Alcuni verbi transitivi spesso o quasi sempre compaiono senza complemento oggetto diretto: somno (dormire), haha (ridere), pawbu (correre), fley (volare), ecc. Questi sono noti in globasa come verbi transitivi con complemento riflesso poiché il complemento oggetto diretto opzionale è la stessa parola del verbo.

Mi le somno (lungo somno).
Ho dormito (un lungo sonno).

Yu le haha (sotipul haha).
Hai riso (una forte risata).

Il suffisso -gi può essere applicato ai verbi transitivi con il significato far [verbo radice].

Kam yu fleygi hawanavi?
Fai volare gli aeroplani?

Mi xa sampogi bwaw fe axam.
Porterò a spasso il cane di sera.

Payaco le hahagi mi.
Il pagliaccio mi ha fatto ridere.

Verbi intransitivi

I verbi intransitivi non reggono un complemento oggetto diretto: idi (andare), konduta (comportarsi), loka (essere situato), side (essere seduto), garaku (annegare, affondare). I verbi intransitivi possono diventare verbi transitivi con l'uso facoltativo di -gi in presenza di un complemento oggetto diretto.

  • garaku - annegare, affondare
    garaku(gi) - annegare, affondare (transitivo)

Navikef le garaku.
Il capitano è annegato.

Navikef le garaku(gi) navi.
Il capitano ha affondato la nave.

Tuttavia, nella derivazione di parole, -gi è obbligatorio. Confronta i seguenti aggettivi derivati con garaku e il suffisso -ne.

garakune navikef - il capitano che annega

garakugine navikef - il capitano che affonda (la nave)

Verbi ambitransitivi

I verbi ambitransitivi in globasa sono verbi per i quali sia il soggetto del significato intransitivo che il complemento oggetto diretto del significato transitivo subiscono la stessa azione o lo stesso stato del verbo. Al significato intransitivo di questi verbi può essere applicato facoltativamente -cu e al significato transitivo può essere applicato facoltativamente -gi.

Esistono quattro sottocategorie di verbi ambitransitivi: verbi di sentimento, verbi di stato, verbi senza agente, e verbi di posizione/ubicazione o movimento.

Verbi di sentimento

I verbi ambitransitivi che denotano un sentimento significano sentire [radice sostantivale] o far sentire [radice sostantivale]. Si noti che il significato intransitivo può anche essere espresso mediante una frase con copula e aggettivo: sen [radice sostantivale]-do.

  • interes(cu) - essere/sentirsi interessato (provare interesse)
    interes(gi) - interessare (far provare interesse)

Mi interes(cu) tem basalogi.
Sono interessato alla linguistica.

Basalogi interes(gi) mi.
La linguistica mi interessa.

  • pilo(cu) - essere/sentirsi stanco (provare stanchezza)
    pilo(gi) - stancare (far provare stanchezza)

Te pilo(cu).
Lei è (o si sente) stanca.

Tesu ergo pilo(gi) te.
Il suo lavoro la stanca.

Il prefisso xor- può essere utilizzato con i verbi di sentimento per esprimere la seguente distinzione:

Mi le interes tem basalogi lefe multi nyan.
Ero interessato alla linguistica molti anni fa.

Te le pilo dur na ergo.
Era stanca mentre lavorava.

Confrontare con:

Mi le xorinteres tem basalogi lefe multi nyan.
Mi sono interessato alla linguistica molti anni fa.

Te le xorpilo dur na ergo.
Si è stancata mentre lavorava.

Verbi di stato

I verbi ambitransitivi di stato sono simili ai verbi di sentimento. Questi sono sostantivi di stato che possono essere utilizzati come verbi ambitransitivi e che significano avere [radice sostantivale] o far avere [radice sostantivale]. Si noti che il significato intransitivo può anche essere espresso mediante una frase con copula e aggettivo: sen [radice sostantivale]-pul.

  • termo(cu) - essere caldo (avere caldo)
    termo(gi) - scaldare (far avere caldo)

Misu kafe no haji termo. = Misu kafe no haji sen termopul.
Il mio caffè non è più caldo.

Kam yu le termo banyo-kamer?
Hai scaldato il bagno?

  • cinon(cu) - essere intelligente (avere intelligenza)
    cinon(gi) - rendere intelligente (far avere intelligenza)

Syensiyen cinon. = Syensiyen sen cinonpul.
Lo scienziato è intelligente.

Eskol le cinon te.
La scuola lo ha reso intelligente.

  • talento(cu) - essere talentuoso (avere talento)
    talento(gi) - rendere talentuoso (far avere talento)

Lalayen talento. = Lalayen sen talentopul.
Il cantante è talentuoso.

Patre le talento lalayen.
Il padre ha reso il cantante talentuoso.

Il prefisso xor- può essere utilizzato con i verbi di stato per esprimere la seguente distinzione:

Jaledin le termo. = Jaledin le sen termopul. Ieri ha fatto caldo.

Confrontare con:

To le xortermo fe midinuru. = To le xorsen/sencu termopul fe midinuru.
Si è riscaldato a mezzogiorno.

Verbi senza agente

Nel significato intransitivo dei verbi ambitransitivi senza agente, l'azione è qualcosa che accade al soggetto invece di qualcosa che il soggetto compie.

  • kasiru(cu) - rompere (rompersi)
    kasiru(gi) - rompere (causa della rottura)

Janela le kasiru(cu).
La finestra si è rotta.

Mi le kasiru(gi) janela.
Ho rotto la finestra.

  • boyle(cu) - bollire
    boyle(gi) - bollire (far bollire)

Sui le boyle(cu).
L'acqua ha bollito.

Te le boyle(gi) sui.
Lei ha bollito l'acqua.

  • fini(cu) - finire, terminare (giungere alla fine)
    fini(gi) - finire, terminare (far giungere alla fine)

Jange le fini(cu).
La guerra è finita.

Ete le fini(gi) jange.
Hanno posto fine alla guerra.

Verbi di posizione/ubicazione o movimento

Nel significato intransitivo dei verbi ambitransitivi di posizione/ubicazione o movimento, il soggetto è sia agente che paziente.

  • esto(cu) - fermare (fermarsi)
    esto(gi) - fermare (far fermare)

Am esto(cu)!
Fermati!

Am esto(gi) mobil!
Ferma la macchina!

  • harka(cu) - muovere (fare un movimento)
    harka(gi) - muovere (far muovere)

Am no harka(cu)!
Non muoverti!

Mi le harka(gi) yusu kursi.
Ho spostato la tua sedia.

  • buka(cu) - aprire (aprirsi)
    buka(gi) - aprire (far aprire)

Dwer le buka(cu).
La porta si è aperta.

Mi le buka(gi) dwer.
Ho aperto la porta.

Nella derivazione di parole, i verbi ambitransitivi funzionano come verbi transitivi senza necessità di applicare il suffisso -gi. Tuttavia, quando si utilizza il significato intransitivo del verbo è necessario, nella derivazione di parole, applicare il suffisso -cu. Confronta i seguenti aggettivi derivati con buka e il suffisso -ne:

bukane merasem - la cerimonia di apertura

bukacune dwer - la porta che si apre

Aggettivi/Avverbi

In globasa, gli aggettivi e gli avverbi che modificano i verbi hanno forma identica.

  • bon - buono, bene
  • velosi - rapido, rapidamente
  • multi - molto(i)

Gli aggettivi/avverbi precedono i sostantivi/verbi che modificano.

Hinto sen bon yam.
Questo è un buon pasto.

Bebe bon yam.
Il bambino mangia bene.

Uma velosi pawbu.
Il cavallo corre velocemente.

Gli avverbi possono anche comparire dopo il verbo, ma preceduti dai complementi oggetto diretti e indiretti, se presenti: Soggetto - Verbo - (Complementi oggetto diretti e indiretti) - Avverbio.

Bebe yam bon.
Il bambino mangia bene.

Bwaw glu sui velosi.
Il cane beve acqua rapidamente.

Gli avverbi possono anche essere spostati all'inizio della frase, a condizione che venga fatta una pausa definitiva mediante la virgola per separare il resto della frase. Senza la pausa, l'aggettivo/avverbio potrebbe essere interpretato erroneamente come una modifica del soggetto.

Velosi, bwaw glu sui.
Rapidamente, il cane beve l'acqua.

Unyum, te le idi cel banko.
Prima, lei è andata in banca.

Aggettivi/avverbi in frasi iniziali

I seguenti sono aggettivi/avverbi comunemente usati in frasi iniziali seguiti da una pausa chiara prima del resto della frase.

  • Ripul, Rili, Rimarali - Di nuovo, Ancora
  • Dumarali - A volte
  • Pimpan - Frequentemente, Spesso
  • Ible - Forse, Magari
  • Maxpul - Inoltre
  • Pia - Anche
  • Abruto - Improvvisamente
  • Total - Assolutamente, Totalmente
  • Yakin - Certamente
  • Ideal - Idealmente
  • Mimbay - Ovviamente, Naturalmente
  • Mingu - Chiaramente, Evidentemente
  • Sipul - Infatti
  • Fori - Immediatamente
  • Sati - Veramente
  • Umumi - In generale, Generalmente
  • Nerleli - Recentemente
  • Telileli - Molto tempo fa
  • Nerxali - Presto
  • Telixali - Tra molto tempo

Confronto aggettivo/avverbio

Il confronto aggettivo/avverbio si esprime nel modo seguente utilizzando le parole maxmo (più), minmo (meno), denmo (come),kom (come).

  • maxmo kimapul kom... - più costoso di...
  • minmo kimapul kom... - meno costoso di...
  • denmo kimapul kom... - tanto costoso quanto...

Per esprimere il più e il meno, globasa utilizza maxim... te/to e minim... te/to. La parola de significa di . Si noti che i pronomi te/to devono seguire immediatamente l'aggettivo, poiché i sintagmi nominali devono sempre terminare con un sostantivo o un pronome. Vedi Sintagma nominale.

  • maxim juni te (of misu bete) - il più giovane (dei miei figli)
  • minim kimapul to (of yusu mobil) - il meno costoso (delle tue auto)

Per esprimere quanto/più/meno..., più/meno... globasa utilizza folki maxmo/minmo, maxmo/minmo.

  • folki (to sen) maxmo neo, (to sen) maxmo bon - quanto più nuovo, meglio

Parole verbo/aggettivo-avverbio

Oltre alle parole sostantivo/verbo e aggettivo/avverbio, globasa ha una terza classe di parole: parole verbo/aggettivo-avverbio. Solo i verbi ausiliari appartengono a questa classe che consta di sole tre parole: abil, musi e ingay.

  • abil: (verbo) potere; (agg/avv) capace, che può
  • musi: (verbo) dovere, essere necessario; (agg/avv) che deve, che è necessario
  • ingay: (verbo) dovere (condizionale); (agg/avv) che dovrebbe

Affissi comuni

Suffisso nominale -ya

Il suffisso -ya ha una varietà di funzioni utili ed è equivalente al suffisso -ità in italiano.

  1. I sostantivi astratti si derivano dagli aggettivi/avverbi aggiungendo -ya.
  • real - reale (agg)
    realya - realtà (sostantivo)

  • bimar - malato (agg)
    bimarya - malattia (sostantivo)

  • huru - libero (agg)
    huruya - libertà (sostantivo)

  • solo - solo (agg)
    soloya - solitudine (sostantivo)

  1. Il suffisso -ya si utilizza per derivare sostantivi astratti e non numerabili da una varietà di sostantivi concreti e numerabili.
  • poema - poema (sostantivo concreto)
  • poemaya - poesia (sostantivo astratto)

Il suffisso -ya significa -ità quando è unito a sostantivi che denotano relazioni.

  • matre - madre (sostantivo concreto)
    matreya - maternità (sostantivo astratto)

  • patre - padre (sostantivo concreto)
    patreya - paternità (sostantivo astratto)

  • doste - amico (sostantivo concreto)
    dosteya - amicizia (sostantivo astratto)

In alcuni casi, il sostantivo concreto o numerabile viene utilizzato come verbo e il sostantivo astratto o non numerabile si deriva utilizzando -ya e funziona come controparte del verbo.

  • imaje - immagine(sostantivo concreto), immaginare (verbo)
    imajeya - immaginazione (sostantivo astratto)

  • turi - viaggio (sostantivo numerabile), viaggiare (verbo)
    turiya - turismo (sostantivo non numerabile)

Allo stesso modo, le parti del corpo associate ai cinque sensi denotano l'azione correlata (verbo), mentre -ya si utilizza per derivare il sostantivo astratto.

  • oko - occhio (sostantivo concreto), vedere, guardare (verbo)
    okoya - vista o senso della vista (sostantivo astratto)

  • ore - orecchio (sostantivo concreto), udire, ascoltare (verbo)
    oreya - udito o senso dell'udito (sostantivo astratto)

  • nasa - naso (sostantivo concreto), odorare, annusare (verbo)
    nasaya - olfatto o senso dell'olfatto (sostantivo astratto)

  • xeto - lingua (concreto), gustare, assaggiare (verbo)
    xetoya - gusto o senso del gusto (sostantivo astratto)

  • pifu - pelle (sostantivo concreto), toccare (verbo)
    pifuya - tatto o senso del tatto (sostantivo astratto)

  1. Le preposizioni si convertono in sostantivi/verbi utilizzando il suffisso -ya. Vedi Verbi Preposizionali.

  2. Il suffisso -ya si utilizza anche per convertire altre parole funzionali in sostantivi. Vedi Parole funzionali.

Etimologia di -ya: hindi (सत्य "satya" - verità), spagnolo (alegría)

Prefisso du-

Globasa usa il prefisso du- per esprimere l'azione del verbo.

  • dudanse - l'azione di ballare, la ballata
  • dulala - l'azione di cantare, la cantata

Il prefisso du- si usa anche per l'aspetto verbale continuo/abituale. Vedi Forme verbali.

Il prefisso du- è troncato da dure (durata).
Etimologia di dure: inglese, francese, tedesco e spagnolo

Suffisso nominale/verbale -gi

Il suffisso -gi può essere applicato ad aggettivi, sostantivi e verbi.

Aggettivi

Il suffisso -gi converte gli aggettivi in verbi transitivi.

  • bala - forte
    balagi - rafforzare, fortificare

  • pul - pieno
    pulgi - riempire

  • mor - morto
    morgi - uccidere

Sostantivi

Il suffisso -gi significa fare, trasformare in quando è aggiunto ai sostantivi.

  • zombi - zombi
    zombigi - zombificare

  • korbani - vittima
    korbanigi - vittimizzare

Verbi

Il suffisso -gi si utilizza anche per convertire verbi intransitivi e transitivi in verbi causativi, o si utilizza facoltativamente nei verbi ambitransitivi, come visto in precedenza in Categorie di verbi.

Il suffisso -gi è troncato da gibe (dare).
Etimologia di gibe: inglese (give), tedesco (geben, gibt) e mandarino (给 “gěi”)

Suffisso nominale/verbale -cu

Il suffisso -cu può essere applicato ad aggettivi e sostantivi, oltre che a verbi, come visto in precedenza in Categorie di verbi.

Aggettivi

Il suffisso -cu (diventare) converte gli aggettivi in verbi intransitivi.

  • roso - rosso
    rosocu - arrossire (diventare rosso)

  • mor - morto
    morcu - morire (diventare morto)

Sostantivi

Il suffisso -cu significa diventare quando è aggiunto ai sostantivi.

  • zombi - zombi
    zombicu - diventare uno zombi

  • ixu - adulto (umano)
    ixucu - diventare adulto, raggiungere la maturità

Il suffisso -cu è troncato da cudu (prendere, ottenere, acquisire, guadagnare)
Etimologia di cudu: mandarino (取得 "qǔdé"), coreano (취득 “chwideug”)

Suffisso di aggettivi/avverbi -li

In globasa, gli aggettivi/avverbi si derivano dai sostantivi per mezzo di vari suffissi. Vedi l'elenco completo dei suffissi in Formazione delle parole. Uno dei più comuni è il suffisso -li (di, relativo a).

  • musika - musica
    musikali - musicale, musicalmente

  • denta - dente
    dentali - dentale

  • dongu - est
    donguli - orientale

  • Franse - Francia
    Franseli - francese

Il suffisso -li si usa anche per derivare aggettivi/avverbi da parole funzionali. Vedi Parole funzionali.

Etimologia di -li: francese (-el, -elle), spagnolo (-al), inglese (-al, -ly), tedesco (-lich), russo (-ельный “-elni”, -альный “-alni”), turco (-li)

Suffisso di aggettivi/avverbi -pul

La parola pul significa pieno. Tuttavia, come suffisso -pul significa con sufficiente o più che sufficiente.

  • humor - umorismo humorpul - spiritoso, divertente

  • hatari - pericolo
    hataripul - pericoloso

Etimologia di pul: inglese (full), hindi (पूर्ण “purn”), russo (полный “poln-”)

Aggettivi attivi: suffisso -ne

Il suffisso -ne significa in stato o processo attivo di e si usa per derivare ciò che è noto in globasa come aggettivi attivi.

  • somno - dormire
    somnone meliyen - bella addormentata

  • anda - camminare
    andane moryen - morto che cammina (morto vivente)

  • danse - ballare
    dansene uma - cavallo danzante

  • interes - interesse
    interesne kitabu - libro interessante

  • amusa - intrattenere, divertire
    amusane filme - film divertente

Etimologia di -ne: inglese (-ing), francese (-ant), spagnolo (-ando), tedesco (-en, -ende), russo (-ный “-ny”), turco (-en, -an)

Aggettivi attivi a inizio frase

Gli aggettivi attivi che compaiono inizialmente nella frase, e che equivalgono al gerundio in italiano, possono essere espressi alternativamente come frasi preposizionali utilizzando la forma verbale dell'infinito.

Doxone, nini le xorsomno.
Leggendo, il bambino si addormentò.

o

Fe na doxo, nini le xorsomno.
Nel leggere, il bambino si addormentò.

o

Dur na doxo, nini le xorsomno.
Mentre leggeva, il bambino si addormentò.

Questa costruzione è utile soprattutto quando la frase include un complemento oggetto diretto, poiché, a differenza del gerundio in italiano, gli aggettivi attivi in globasa non possono funzionare come verbi.

Dur na doxo sesu preferido kitabu, nini le xorsomno.
Mentre leggeva il suo libro preferito, il bambino si addormentò.

Naturalmente, queste frasi possono anche essere espresse come proposizioni complete, a differenza delle frasi preposizionali.

Durki te le doxo (sesu preferido kitabu), nini le xorsomno.
Mentre leggeva (il suo libro preferito), il bambino si addormentò.

Aggettivi passivi

Gli aggettivi attivi possono essere resi passivi aggiungendo il prefisso passivo be- per dare luogo a ciò che è noto in globasa come "aggettivi attivi passivi" (o "aggettivi passivi"). Non esiste un equivalente esatto in italiano per gli aggettivi passivi, ma si comprendono meglio come la forma passiva esatta dell' aggettivo attivo.

  • belalane melodi - melodia che viene cantata
  • belubine doste - amico caro o amico che viene amato

Aggettivi inattivi: suffisso -do

Il suffisso -do significa in stato inattivo di. Le parole con questo suffisso sono note in globasa come aggettivi inattivi e sono solitamente tradotte come il participio passato in italiano. Tuttavia, a differenza dell'italiano, gli aggettivi inattivi non vengono utilizzati per generare forme verbali perfette o passive (ho lavorato, è stato o fu rubato, ecc.). Invece, funzionano solo come aggettivi.

Va notato che, tecnicamente parlando, il suffisso -do si aggiunge all'aspetto nominale dei sostantivi/verbi. Per questo motivo, -do può essere aggiunto a sostantivi/verbi transitivi, intransitivi o ambitransitivi.

Con verbi transitivi

  • hajado ergo - lavoro necessario (in stato di necessità)
  • bujodo morgiyen - assassino catturato (in stato di cattura)

Con verbi intransitivi

  • Uncudo Nasyonlari - Nazioni Unite (in stato di unione)
  • awcudo fleytora - aereo scomparso (in stato di scomparsa)

Con verbi ambitransitivi

  • kasirudo janela - finestra rotta (in stato di rottura)
  • klosido dwer - porta chiusa (in stato di chiusura)

Etimologia di -do: inglese (-ed), spagnolo (-ado, -ido)

Suffisso di avverbi -mo

Gli aggettivi/avverbi che modificano altri aggettivi/avverbi aggiungono il suffisso -mo. Confrontare le seguenti coppie di frasi.

  • perfeto blue oko - perfetti occhi azzurri (occhi azzurri che sono perfetti)
    perfetomo blue oko - occhi perfettamente azzurri

  • naturali syahe tofa - capelli neri naturali (non una parrucca)
    naturalimo syahe tofa - capelli naturalmente neri (non tinti)

  • sotikal doxone nini - bambino silenzioso che legge
    sotikalmo doxone nini - bambino che legge in silenzio

Parole funzionali: Congiunzioni, preposizioni e avverbi funzionali

Congiunzioni

  • ji - e
    • iji... ji... - sia... sia...
  • or - o
    • oro... or... - o... o...
  • nor - né
    • noro... nor... - né... né...
  • kam - particella interrogativa sì/no
    • kama... kam... - se... o (se)...
  • mas - ma
  • eger - se
  • kwas - come se [kwasi - apparente(mente)]
  • ki - che (congiunzione)

Fe

Fe è una preposizione polivalente con un significato generale e indefinito, che solitamente si traduce come di (relativo a). Può essere utilizzata come preposizione di tempo (in), come preposizione di luogo (solo in locuzioni preposizionali, come si vede di seguito), in locuzioni all'inizio delle frasi, come alternativa agli aggettivi -li, e in casi in cui nessun'altra preposizione è adatta.

Fe è opzionale con la maggior parte delle espressioni di tempo, come mostrato nei seguenti esempi:

(fe) ban mara - una volta, un tempo
(fe) duli mara - a volte, qualche volta
(fe) hin mara - questa volta
(fe) hin momento - in questo momento
(fe) Lunadin - (il) lunedì
(fe) duli Lunadin - (i) lunedì
(fe) nundin - oggi (usato come avverbio)
(fe) tiga din fe xaya - tre giorni dopo

Le espressioni fe nunya (al presente, attualmente, ora), fe leya (in passato, precedentemente) e fe xaya (in futuro, più avanti, dopo) restano solitamente invariate.

Esprimere il possesso

Il globasa ha due modi per esprimere il possesso. La preposizione de (di, appartenente a) è utilizzata per esprimere il possesso dei sostantivi.

Baytu de Maria sen day.
"La casa di Maria è grande."

Se il sostantivo è implicito, si utilizza un pronome (te/to o ete/oto):

To de Maria sen day.
Quella di Maria è grande.

Il suffisso -su si aggiunge ai pronomi per formare aggettivi possessivi. Inoltre, la particella su è utilizzata per esprimere il possesso dei sostantivi. Tuttavia, a differenza dell'uso di -su come suffisso nei pronomi possessivi, la particella su è utilizzata come una parola indipendente.

Maria su baytu sen day.
La casa di Maria è grande.

Se il sostantivo è implicito, si utilizza un pronome (te/to o ete/oto):

Maria su to sen day.
Quella di Maria è grande.

Preposizioni di luogo

  • in - in, dentro
    • inli - (agg) interno, interiore
    • fe inya - all'interno, dentro
  • ex - fuori da
    • exli - (agg) esterno, esteriore
    • fe exya - all'esterno
  • per - su, sopra
    • perli - (agg) superficiale, della superficie
    • fe perya - sulla superficie
  • bax - sotto, al di sotto di
    • baxli - sottostante
    • fe baxya - sotto, al di sotto
  • of - di
  • cel - a (moto a luogo), per [cele - obiettivo/scopo]
    • celki - affinché
    • cel na - per
    • cel in - in (verso l'interno)
    • cel ex - fuori (da)
  • hoy - verso [hoyo - orientamento/direzione]
  • intre - tra
    • fe intreya - in mezzo
  • ultra - oltre
    • fe ultraya - nell'aldilà
  • infra - sotto (avv.)
    • infrali - inferiore
  • infer - forma abbreviata di infraya: inferiorità
    • fe infer - sotto
    • cel infer - verso il basso
  • supra - sopra
    • suprali - superiore
  • super - forma abbreviata di supraya: superiorità
    • fe super - sopra
    • cel super - verso l'alto
  • pas - attraverso, per mezzo di, via [pasa - passare]
  • tras - dall'altra parte di, trans-
  • cis - da questa parte di
  • wey - intorno a [jowey - dintorni]
  • fol - accanto a, secondo [folo - seguire]
    • fe folya - accanto, secondo
    • posfol - contro (nella direzione opposta a)

Locuzioni preposizionali e congiuntive

  • ruke - (s) schiena, dietro; (v) stare dietro, essere nella parte posteriore
    • fe ruke - dietro
    • fe ruke de - dietro a
  • kapi - (s) testa, parte superiore; (v) stare sopra (a)
    • fe kapi - sopra
    • fe kapi de - sopra a
  • fronta - (s) fronte, davanti; (v) stare davanti (a)
    • fe fronta - davanti
    • fe fronta de - davanti a
  • muka - (s) faccia; (v) stare di fronte, essere faccia a faccia, essere di fronte a
    • fe muka - di fronte, faccia a faccia
    • fe muka de - di fronte a
  • oposya - (s) opposto; (v) essere il contrario di
    • fe oposya - al contrario
    • fe oposya de - contrario a, contro (fisicamente)
  • peda - (s) piede, fondo; (v) stare in fondo (a)
    • fe peda - in fondo
    • fe peda de - in fondo a
  • comen - (s) lato; (v) stare a lato
    • fe comen - a lato
    • fe comen de - a lato (di), accanto a
  • tayti - (s) sostituzione, rimpiazzo; (v) sostituire, rimpiazzare
    • fe tayti fe - invece (di)
    • fe tayti ki - invece di + frase
  • kompara - (s) confronto; (v) confrontare
    • fe kompara fe - in confronto (con)
    • fe kompara ki - mentre
  • kosa - (s) causa; (v) causare
    • fe kosa fe; kos - a causa di, per via di
    • kos (den)to - perciò, quindi
    • fe kosa ki; koski - perché, poiché
  • folo - seguire
    • fe folo - di conseguenza, quindi, allora
    • fe folo fe - come conseguenza di, come risultato di
    • fe folo ki - (così, in modo tale) che
  • ner - vicino, nei pressi
    • ner fe - vicino a
  • teli - lontano, distante
    • teli fe - lontano da

Altre preposizioni

  • el - marcatore dell'oggetto diretto
    • Funziona come preposizione e di solito è omessa de - di (appartenente a)
  • tas - a (marcatore dell'oggetto indiretto), per
  • tem - riguardo a [tema - tema, argomento]
  • pro - a favore di, per, pro- (opposto di anti)
  • anti - contro
  • fal - (fatto) da [fale - fare]
  • har - con (avendo) [hare - avere]
    • nenhar - senza (senza avere)
  • ton - (insieme) a [tongo - insieme]
    • nenton - senza, separato/a parte da
  • yon - con (usando), mediante [yongu - usare]
    • yon na - per + frase verbale
  • nenyon - senza (senza usare)
    • nenyon na - senza + frase verbale
  • por - in cambio di
    • por (moyun) - per (ogni)

Parole funzionali di tempo

  • dur - durante, per + frase nominale
    • dur (moyun) - per
    • dur na - mentre + frase verbale
    • durki - mentre + frase
  • fin- - (prefisso) fino alla fine [fini - finire]
    • finfe - (prep) fino a + frase nominale
    • finki - (cong) finché + frase
  • xor- - (prefisso) inizio [xoru - iniziare]
    • xorfe - (prep) da, a partire da + frase nominale
    • xorki - (cong) da quando + frase
  • jaldi - presto
  • dyer - tardi
  • haji - ancora
    • no haji - non più
  • uje - già
    • no uje - non ancora
  • fori - subito, immediatamente
  • pimpan - frequente, spesso
  • nadir - raro, raramente
  • mara - volta, occasione
    • (fe) ban mara - una volta, c'era una volta
    • (fe) duli mara - a volte, qualche volta
  • nun - particella del tempo presente
    • nunli - al presente, attuale(mente)
    • nunya - il presente
    • fe nunya - attualmente, ora
  • nundin - oggi
    • (fe) nunli din - oggigiorno
  • ja- - (prefisso) immediatamente adiacente [jara - vicino]
    • jali - adiacente
  • le - particella del tempo passato
    • jale - appena, avere appena (tempo passato immediato)
    • jaledin - ieri
    • leli - passato, precedente(mente), ex-
    • jaleli - ultimo, più recente
    • nerleli - recente(mente)
    • telileli - molto tempo fa
    • leya - (s) il passato
    • fe leya - in passato
    • lefe - prima di + frase nominale; fa, addietro
    • lefe o fe - entro, al più tardi
    • lefe na - prima di + frase verbale
    • leki - prima che + frase
  • **xa
    • jaxa - stare per (tempo futuro immediato)
    • jaxadin - domani
    • xali - (agg) futuro
    • jaxali - seguente, prossimo, (e) poi
    • nerxali - presto
    • telixali - tra molto tempo
    • xaya - (s) il futuro; (v) venire dopo
    • fe xaya - in futuro, dopo
    • xafe - dopo, tra + frase nominale di durata
    • xafe na - dopo + frase verbale
    • xaki - dopo che + frase

Parole funzionali di quantità e grado

  • kriban - quasi
  • kufi - sufficiente, abbastanza (di quantità)
    • kufimo - sufficiente, abbastanza (di grado)
  • plu - multiplo (utilizzato per esprimere la pluralità)
  • multi - molto, molti
  • xosu - poco, pochi [opposto di multi]
  • daymo - molto
  • lilmo - un po' (di grado) [opposto di daymo]
  • godomo - troppo
  • total - intero, tutto
  • eskaso - scarso, scarsamente, appena, difficilmente
  • daju - approssimativo, approssimativamente, circa
    • dajuya - (n) approssimazione, stima; (v) approssimare, stimare

Altri avverbi funzionali

  • no - non
    • noli - negativo
    • noya - dire di no (a), negare, rifiutare
  • si - sì
    • sili - affermativo
    • siya - dire di sì (a), approvare
  • hata - persino, anche
    • no hata - neanche, nemmeno
    • fe hataya - tuttavia, ciononostante, malgrado ciò
    • fe hataya fe - nonostante + frase nominale
    • fe hataya na nonostante + frase verbale
    • fe hataya ki - sebbene, nonostante + frase
  • pia - anche
  • sol - solo, soltanto [solo - solo]

Comparazione

  • kom - come (comparabile a), che (in confronto a) [kompara - confronto]
  • denmo... kom... - tanto... quanto...
  • max - più
    • maxpul - addizionale, extra, altro; inoltre
    • ji max (o)to/(e)te - eccetera
  • max... kom... - più (un numero maggiore di, una quantità maggiore)... + sostantivo/verbo che...
  • maxmo... kom... - più (in misura maggiore)... + agg/avv che...
  • denkwanti... kom... - tanto quanto
  • dennumer... kom... - tanti quanti
  • maxim - il più
  • maximum - massimo, al massimo
    • maximumya - il massimo
    • maximummo - il più... possibile
  • maxori - (agg/avv) la maggior parte di
    • maxoriya - maggioranza
  • maxus - (prep) più, oltre a
    • maxusli - (agg/avv) positivo (+1, +2, ecc.), inoltre (a ciò)
    • fe maxusya - inoltre (a ciò)
  • min - meno
  • min... kom... - meno... + sostantivo/verbo che...
  • minmo... kom... - meno... + agg/avv che...
  • minim - il meno
  • minimum - minimo, almeno, per lo meno
    • minimumya - il minimo
  • minori - (agg/avv) la minoranza di
    • minoriya - minoranza
  • minus - (prep) meno, eccetto
    • minusli - (agg/avv) negativo (-1, -2, ecc.); ad eccezione di ciò, eccetto per ciò
    • fe minusya - ad eccezione di ciò, eccetto per ciò
    • minus eger - a meno che, salvo che

Enfasi contrastiva

La particella he può essere utilizzata per esprimere enfasi contrastiva sulla maggior parte delle parole: determinativi (Vedi Correlativi), parole piene, avverbi funzionali e particelle verbali. La particella he appare immediatamente prima della parola che viene enfatizzata. Si confronti il seguente insieme di frasi:

He mi le nilwatu loga ki te le cori misu pesa.

Io non ho mai detto che lei ha rubato i miei soldi. (Qualcun altro ha detto che lei ha rubato i soldi.)

Mi le he nilwatu loga ki te le cori misu pesa.

Non ho mai (in nessun momento) detto che lei ha rubato i miei soldi. (Decisamente non ho detto, e non direi, che lei ha rubato i miei soldi.)

Mi le nilwatu he loga ki te le cori misu pesa.

Non ho mai detto che lei ha rubato i miei soldi. (Verbalmente, non è stato detto che lei mi ha rubato i soldi, ma è stato fatto intendere.)

Mi le nilwatu loga ki he te le cori misu pesa.

Non ho mai detto che lei (è stata) (colei che) mi ha rubato i soldi. (Ho detto che qualcun altro mi ha rubato i soldi.)

Mi le nilwatu loga ki te le he cori misu pesa.

Non ho mai detto che lei ha rubato i miei soldi. (Ho detto che lei ha preso i miei soldi, ma non lo descriverei come un furto.)

Mi le nilwatu loga ki te le cori he misu pesa.

Non ho mai detto che lei ha rubato i miei soldi. Oppure, non ho mai detto che i soldi che lei ha rubato fossero miei. (Ho detto che lei ha rubato i soldi di qualcun altro.)

Mi le nilwatu loga ki te le cori misu he pesa.

Non ho mai detto che lei ha rubato i miei soldi. Oppure, non ho mai detto che era denaro quello che lei mi ha rubato. (Lei mi ha rubato qualcos' altro.)

Per una maggiore enfasi, è anche possibile spostare la parola enfatizzata all'inizio, insieme a he, seguita da una virgola e dalla frase completa senza he. Per esempio:

He nilwatu, mi le nilwatu loga ki te le cori misu pesa.

Mai e poi mai, non ho mai detto che lei ha rubato i miei soldi.

He cori, mi le nilwatu loga ki te le cori misu pesa.

Che ha rubato? Non ho mai detto che lei ha rubato i miei soldi.

Altre parole funzionali

Pronomi
Correlativi
Numeri

Pronomi

Pronomi soggetto/oggetto

I pronomi soggetto/oggetto di globasa sono i seguenti:

singolare plurale
1a persona mi - io, me imi - noi
2a persona yu - tu, te; Lei uyu - voi
3a persona
(animata)
te - lui, lo, lei, la, le ete - loro, li, le
3a persona
(inanimata)
to - esso, essa oto - essi, esse, li, le
ren - uno, si (impersonale)
se - pronome riflessivo (me stesso, te stesso, sé stesso, noi stessi, voi stessi, loro stessi)
da - pronome relativo (lui/esso/loro, lei/essa/loro)

Gli aggettivi di genere neutro te e ete sono usati per tutti gli esseri viventi e gli oggetti personificati. Se è necessario evidenziare il genere, si possono usare come prefissi gli aggettivi fem e man, che sono anche usati per i sostantivi.

  • femte - lei
  • mante - lui
  • femete/manete - loro (femminile) / loro (maschile)

he

La particella he si usa con i pronomi personali per esprimere enfasi.

he mi - io stesso
he yu - tu stesso
ecc.

Aggettivi possessivi

Gli aggettivi possessivi derivano dai pronomi aggiungendo il suffisso -su:

singolare plurale
1a persona misu - mio/mia/miei/mie imisu - nostro/nostra/nostri/nostre
2a persona yusu - tuo/tua/tuoi/tue uyusu - vostro/vostra/vostri/vostre
3a persona
animata
tesu - suo/sua/suoi/sue (di lui/lei) etesu - suo/sua/suoi/sue (di loro)
3a persona
inanimata
tosu - suo/sua/suoi/sue (di esso/essa) otosu - suo/sua/suoi/sue (di essi/esse)
rensu - di uno, proprio
sesu - mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro (proprio/a/i/e)
dasu - (proposizioni relative) il cui, la cui, i cui, le cui

Come nel caso dei pronomi, gli aggettivi possessivi tesu e etesu, di genere neutro, sono usati normalmente per tutti gli esseri animati alla terza persona. Se è necessario enfatizzare il genere, si possono usare i prefissi fem e man.

  • femtesu - suo/sua (di lei)
  • mantesu - suo/sua (di lui)
  • femetesu/manetesu - loro (di loro femmine / di loro maschi)

Pronomi possessivi

I pronomi possessivi si derivano dagli aggettivi possessivi aggiungendo i pronomi (e)te o (o)to:

singolare plurale
1a persona misu te/to - mio/mia imisu te/to - nostro/nostra
2a persona yusu te/to - tuo/tua uyusu te/to - vostro/vostra
3a persona
animata
tesu te/to - suo/sua (di lui, di lei) etesu te/to - loro
3a persona
inanimata
tosu te/to - suo/sua (di esso/essa) otosu te/to - loro
rensu te/to - di uno, proprio
sesu te/to - proprio, ecc.

Pronomi di terza persona alla fine dei sintagmi nominali

Come visto in Correlativi, i pronomi di terza persona (te/to e ete/oto) sono usati per i pronomi correlativi, dato che i determinanti (ke, hin, den, ecc.) devono essere sempre seguiti da un sostantivo o pronome. Vedi Sintagmi nominali.

Allo stesso modo, (e)te/(o)to sono usati alla fine dei sintagmi nominali quando il sostantivo è implicito.

Una ragione per questa regola, come illustrato di seguito, è che, poiché i sostantivi e i verbi hanno la stessa forma in globasa, lasciare un determinante o un aggettivo senza un sostantivo o pronome può potenzialmente essere confuso come modificatore del sostantivo/verbo che lo segue immediatamente.

Multi te pala sol in Englisa.
Molti (molte persone) parlano solo inglese.

Un'altra ragione, come illustrato di seguito, è che globasa non usa articoli. Pertanto, mentre l'italiano può usare aggettivi come sostantivi, globasa non può.

bon te, bur te ji colo te
il buono, il brutto e il cattivo

Si noti anche che, sebbene te e to siano pronomi singolari, possono essere usati opzionalmente con parole che denotano pluralità, come max, min, multi, xosu.

Correlativi

Tabella dei Correlativi

interrogativo
(che)
dimostrativo
(questo)
dimostrativo
(quello)
non specificato
(qualche, un certo)
universale
(ogni, tutto/tutti)
negativo
(nessun)
alternativo
(altro)
identico
(stesso)
qualsiasi sostantivo ke...
che...
hin...
questo...
den...
quello...
ban...
qualche...
un certo...
moy...
ogni...
tutti...
nil...
nessun...
alo...
altro (diverso)...
sama...
(lo) stesso...
cosa

to - esso
keto
che cosa
quale
hinto
questa (cosa),
questo
dento
quella (cosa),
quello
banto
qualcosa
moyto
tutto
nilto
niente
nessuno
aloto
altra cosa
samato
la stessa cosa
cosa al plurale

oto - essi/esse
keoto
quali cose
quali
hinoto
queste (cose),
questi
denoto
quelle (cose),
quelli
banoto
alcune cose
moyoto
tutte le cose
niloto
nessuno (di essi)
alooto
alcune altre cose
samaoto
le stesse cose
essere vivente

te -
lui/lei o qualsiasi essere vivente
kete
chi
quale
hinte
questo/-a
dente
quello/-a
bante
qualcuno
moyte
tutti
nilte
nessuno
alote
qualcun altro/-a
samate
lo/la stesso/-a
essere vivente al plurale

ete -
loro
keete
chi
quali
hinete
questi/-e
denete
quelli/-e
banete
alcuni/-e di loro
moyete
tutti loro
nilete
nessuno/-a di loro
aloete
alcuni/-e altri/-e
samaete
gli/le stessi/-e
possesso

-su -
suffisso possessivo
kesu
di chi
hinsu
di questo
densu
di quello
bansu
di qualcuno/qualche
moysu
di tutti
nilsu
di nessuno
alosu
di un altro
samasu
dello stesso
tipo, modo

-pul -
suffisso agg/avv
kepul
come; in che modo
(di che tipo)
hinpul
così;
in questo modo
denpul
così
in quel modo
banpul
un qualche tipo di;
in qualche modo
moypul
ogni tipo di;
in ogni modo
nilpul
nessun tipo di;
in nessun modo
alopul
un tipo diverso di;
in un modo diverso
samapul
dello stesso tipo;
nello stesso modo
grado

-mo -
suffisso avv
kemo
quanto
(fino a che punto)
hinmo
così
denmo
tanto
banmo
un po' (in un certo grado)
moymo
in ogni grado
nilmo
in nessun grado
alomo
in un grado differente
samamo
nello stesso grado
quantità

kwanti -
quantità
kekwanti
quanto
hinkwanti
tanto
(questa quantità)
denkwanti
tanto
(quella quantità)
bankwanti
un po' di
moykwanti
l'intera quantità di
nilkwanti
nessuna quantità di,
nessuno
alokwanti
una
quantità diversa di
samakwanti
la stessa
quantità di
numero

numer -
numero
kenumer
quanti
hinnumer
tanti
(questo numero di)
dennumer
tanti
(quel numero di)
bannumer
un certo numero di
moynumer
ogni numero di
nilnumer
nessun numero di
alonumer
un numero diverso di
samanumer
lo stesso numero di
luogo

loka -
luogo
keloka
dove
hinloka
qui
denloka
lì/là
banloka
in qualche luogo
moyloka
ovunque
nilloka
in nessun luogo
aloloka
in un altro luogo
samaloka
nello stesso luogo
tempo

watu -
tempo
kewatu
quando
hinwatu
ora
denwatu
allora
banwatu
in qualche momento
moywatu
sempre
nilwatu
mai
alowatu
in un altro momento
samawatu
allo stesso tempo
motivo
(causa o scopo)


seba -
motivo
keseba
perché
hinseba
per questo motivo
denseba
perciò
banseba
per qualche ragione
moyseba
per tutte le ragioni
nilseba
per nessun motivo
aloseba
per una ragione diversa
samaseba
per la stessa ragione
maniera, modo

maner -
maniera, modo
kemaner
come (eseguito
in che modo)
hinmaner
così,
in questo modo
denmaner
così,
in quel modo
banmaner
in qualche modo
moymaner
in ogni modo
nilmaner
in nessun modo
alomaner
in un'altra maniera
samamaner
nello stesso modo
enfatico

él -
qualsiasi
he keto
che
he hinto
questo in particolare
he dento
quello in particolare
he banto
qualsiasi cosa
he moyto
tutto
e ogni cosa
he nilto
nessuno,
neanche uno
he aloto
qualsiasi altro
he samato
esattamente lo stesso

Correlativi determinanti

Le parole correlative ke, hin, den, ban, moy, nil, alo e sama devono sempre essere seguite da un sostantivo (modificato o meno da aggettivi) o da un pronome. Non devono mai stare da soli poiché, omettendo il sostantivo o il pronome, il correlativo può essere facilmente confuso come determinante del sostantivo/verbo che segue. In assenza di un sostantivo specifico, i pronomi te o to segnano la fine del sintagma nominale. Consulta Sintagmi nominali.

Confronta le seguenti frasi:

Hinto bon nasacu.
Questo ha un buon odore.

Nella frase precedente, -to segna la fine del sintagma nominale.

Hin bon nasacu... memorigi mi cel misu femgami.
Questo aroma... mi ricorda mia moglie.

Nella frase precedente, nasacu segna la fine del sintagma nominale.

kekwanti, kenumer

Allo stesso modo, kekwanti (che quantità di) e kenumer (che numero di) devono anche essere seguiti da te o to quando un sostantivo non specificato è sottinteso.

kenumer bon lala - quante belle canzoni?

in confronto a

Kenumer te bon lala?
Quanti (di loro) cantano bene?

Mi le kari dua kilogramo fe risi. Yu le kari kekwanti to?
Ho comprato due chili di riso. Quanto ne hai comprato tu?

Preposizione cel obbligatoria

La preposizione cel è obbligatoria con i correlativi con loka quando si tratta di movimento.

cel keloka - (a) dove cel hinloka - (verso) qui cel denloka - (verso) là ecc.

Frasi interrogative e proposizioni interrogative all'interno di frasi dichiarative

Le proposizioni interrogative all'interno di frasi dichiarative sono proposizioni che appaiono al posto di sintagmi nominali e che significano la risposta alla domanda "XYZ?" o una sua variazione. Si formano introducendole con la congiunzione di proposizione ku, utilizzando lo stesso determinante (ke) delle frasi interrogative e mantenendo l'ordine delle parole.

Le seguenti coppie di esempi di frasi illustrano: (1) frasi interrogative, (2) frasi dichiarative con proposizioni interrogative

ke - che; kete - chi; keto - che cosa

(1) Kete lubi yu?
"Chi ti ama?"
Chi ti ama?

(2) Mi jixi ku kete lubi yu.
"Io so questo: Chi ti ama?".
Io so chi ti ama.

(1) Yu lubi kete?
"Ami chi?"
Chi ami?

(2) Mi jixi ku yu lubi kete.
"Io so questo: Ami chi?".
Io so chi ami.

(1) Te vole na yam keto?
"Lui vuole mangiare cosa?"
Cosa vuole mangiare?

(2) Mi le wanji ku te vole na yam keto.
"Ho dimenticato questo: Vuole mangiare cosa?."
Ho dimenticato cosa vuole mangiare.

(1) Te le gibe pesa tas ke doste?
"Lei ha dato i soldi a quale amico?"
A quale amico ha dato i soldi?

(2) Te le no loga ku te le gibe pesa tas ke doste.
"Lei non ha detto questo A quale amico ha dato i soldi?".
Non ha detto a quale amico ha dato i soldi.

kesu - di chi

(1) Hinto sen kesu kursi?
"Questa è la sedia di chi?"
Di chi è questa sedia?

(2) Mi vole na jixi ku hinto sen kesu kursi.
"Voglio sapere questo: Questa è la sedia di chi?".
Voglio sapere di chi è questa sedia.

(1) Kesu kitabu sen per mesa?
"Il libro di chi è sul tavolo?"
Il libro di chi è sul tavolo?

(2) Mi jixi ku kesu kitabu sen por mesa.
"Io so questo: Il libro di chi è sul tavolo?".
Io so di chi è il libro che è sul tavolo.

kepul - come o che tipo di (con sostantivi); come (con verbi)

(1) Yu sen kepul?
"Tu stai come?"
Come stai?

(2) Te le swal ku yu sen kepul.
"Lei ha chiesto questo: Tu stai come?".
Lei ha chiesto come stavi.

(1) ¿Yu sen kepul insan?
"Tu sei che tipo di persona?"
Che tipo di persona sei?

(2) Mi jixi ku yu sen kepul insan.
"Io so questo: Che tipo di persona sei?".
Io so che tipo di persona sei.

kemo - quanto (fino a che grado)

(1) Te sen kemo lao?
"Lei è quanto vecchia?"
Quanti anni ha lei?

(2) Te le loga tas mi ku te sen kemo lao.
"Lei mi ha detto questo: Lei è quanto vecchia?".
Lei mi ha detto quanti anni ha.

(1) ¿Yu sen kemo pilodo?
"Sei quanto stanco?"
Quanto sei stanco?

(2) Mi jixi ku yu sen kemo pilodo.
Io so questo: "Sei quanto stanco?".
Io so quanto sei stanco.

kekwanti - quanto; kenumer - quanti/-e

(1) Yu le kari kekwanti risi?
"Hai comprato quanto riso?"
Quanto riso hai comprato?

(2) Mi le oko ku yu le kari kekwanti risi.
"Ho visto questo: Quanto riso hai comprato?".
Ho visto quanto riso hai comprato.

(1) ¿Yu hare kenumer bete?
"Tu hai quanti figli?"
Quanti figli hai?

(2) Mi jixivole ku yu hare kenumer bete.
"Mi chiedo questo: Tu hai quanti figli?".
Mi chiedo quanti figli hai.

keloka - dove

(1) Te ergo keloka?
"Lui lavora dove?"
Dove lavora?

(2) Mi jixi ku te ergo keloka.
"Io so questo: Lavora dove?".
Io so dove lavora.

kewatu - quando

(1) Te xa preata kewatu?
"Lei arriverà quando?"
Quando arriverà?

(2) Dento sen ku te xa preata kewatu.
"Questo è questo: Arriverà quando?."
Ecco quando arriverà.

keseba - perché

(1) Yu le no idi cel parti keseba?
"Non sei andato alla festa perché?"
Perché non sei andato alla festa?

(2) Mi jixi ku yu le no idi cel parti keseba.
"Io so questo: Non sei andato alla festa per ché?".
Io so perché non sei andato alla festa.

kemaner - come (in che modo)

(1) Yu le xuli mobil kemaner?
"Hai aggiustato l'auto come?"
Come hai aggiustato l'auto?

(2) Mi jixivole ku yu le xuli mobil kemaner.
Mi chiedo questo: Hai aggiustato l'auto come?”.
Mi chiedo come hai aggiustato l'auto.

Frasi dichiarative con sintagmi interrogativi

I parlanti a volte riducono una proposizione interrogativa a un sintagma, anche solo alla parola interrogativa. Tuttavia, la congiunzione ku viene utilizzata in assenza di una proposizione completa.

Mi jixi ku fe ke mesi.
Io so in che mese.

Te le no loga ku keseba.
Lei non ha detto perché.

Dento sen ku keloka.
Ecco dove.

Mi jixi ku na idi keloka.
Io so dove andare.

Congiunzioni frasali correlative

Le congiunzioni frasali correlative terminano in -loka, -watu, -seba e -maner, e utilizzano la congiunzione relativa hu.

Mi ergo denloka hu yu ergo.
Io lavoro dove lavori tu.

Mi xa preata denwatu hu yam sen jumbi. o Denwatu hu yam sen jumbi, mi xa preata.
Arriverò quando il cibo sarà pronto. o Quando il cibo sarà pronto, arriverò.

Mi le no idi cel parti denseba hu yu idi.
Io non sono andato alla festa per la ragione per cui ci sei andato tu.

Mi le xuli mobil denmaner hu yu le alim tas mi.
Ho aggiustato l'auto come mi hai insegnato.

Denmaner hu mi le loga...
Come ho detto...

Correlativi comparativi

La congiunzione kom significa come, che e si utilizza con i correlativi che terminano in -pul, -mo, -kwanti e -numer per fare paragoni. Nelle seguenti coppie di esempi di frasi, la seconda frase sostituisce una parola o frase specifica con un correlativo.

(1) Mi sen hazuni kom yu.
Sono triste come te.

(2) Mi sen denpul kom yu.
Sono (così) come te.

(1) Mi salom yu sodarsim kom misu sodar.
Ti saluto fraternamente come mio fratello.

(2) Mi salom yu denpul kom misu sodar.
Ti saluto (così) come mio fratello.

(1) Mi no abil na lala meli kom yu.
Non posso cantare bene come te.

(2) Mi no abil na lala denpul kom yu.
Non posso cantare (così) come te.

(1) Sama kom mi, pia te hare tiga bete.
Come me, anche lei ha tre figli.

(2) Denpul kom mi, pia te hare tiga bete.
Come me, anche lei ha tre figli.

(1) Hin baytu sen daymo day kom misu to.
Questa casa è molto grande come la mia.

(2) Hin baytu sen denmo día kom misu to.
Questa casa è tanto grande come la mia.

(1) Mi hare tiga bete kom misu gami.
Ho tre figli come il mio coniuge.

(2) Mi hare dennumer bete kom misu gami.
Ho tanti figli come il mio coniuge.

(1) Mi le kari dua kilogramo fe risi kom yu.
Ho comprato due chili di riso come te.

(2) Mi le kari denkwanti risi kom yu.
Ho comprato tanto riso come te.

daydenpul

La parola daydenpul è una parola derivata composta da day- (prefisso aumentativo) e il correlativo denpul. Si traduce come che seguito da un sostantivo in esclamazioni come le seguenti:

Daydenpul din!
Che giornata!

daydenmo

La parola daydenmo è una parola derivata composta da day- (prefisso aumentativo) e il correlativo denmo. È un avverbio di grado che significa così, ed è seguito da un aggettivo/avverbio, o da un sostantivo modificato.

Yu sen daydenmo bala.
Sei così forte.

Yu hare daydenmo day oko.
Hai degli occhi così grandi.

La parola daydenmo si usa anche come daydenpul. Significa che, ed è seguito da un aggettivo/avverbio, o da un sostantivo modificato.

Daydenmo meli!
Che bello!

Daydenmo meli din!
Che bella giornata!

daydenkwanti, daydennumer, denmo multi

Similmente, le parole daydenkwanti e daydennumer possono essere usate per esprimere tanto e tanti, rispettivamente. In alternativa, l'espressione denmo multi può essere usata per esprimere entrambi, poiché è sinonimo di daydenkwanti e daydennumer.

moyun

La parola moyun è una parola derivata composta dalla parola correlativa moy e un (uno). Significa ognuno e si usa quando è necessario distinguerlo da tutto(i).

Confronta le seguenti frasi:

Mi le kari tiga yuxitul cel moyun nini.
Ho comprato tre giocattoli per ogni bambino.

Mi le kari tiga yuxitul cel moy nini.
Ho comprato tre giocattoli per tutti i bambini.

Numeri e mesi dell'anno

Numeri cardinali

0 - nil
1 - un
2 - dua
3 - tiga
4 - care
5 - lima
6 - sisa
7 - sabe
8 - oco
9 - nue
10 - des

11 - des un
12 - des dua
13 - des tiga
14 - des care
15 - des lima
16 - des sisa
17 - des sabe
18 - des oco
19 - des nue

20 - duades
30 - tigades
40 - caredes
50 - limades
60 - sisades
70 - sabedes
80 - ocodes
90 - nuedes

100 - cen
200 - duacen
300 - tigacen
400 - carecen
500 - limacen
600 - sisacen
700 - sabecen
800 - ococen
900 - nuecen

1.000 - kilo
2.000 - dua kilo
3.000 - tiga kilo
4.000 - care kilo
5.000 - lima kilo
6.000 - sisa kilo
7.000 - sabe kilo
8.000 - oco kilo
9.000 - nue kilo

1 x 10^6 (1.000.000) - mega
1 X 10^9 (1.000.000.000) - giga
1 X 10^12 (1.000.000.000.000) - tera

Numeri più grandi possono essere espressi combinando kilo, mega, giga e tera.

1 x 10^15 - kilo tera
1 x 10^18 - mega tera
1 x 10^21 - giga tera
1 x 10^24 - tera tera

Numeri ordinali

primo (1.º) - unyum (1yum)
secondo (2.º) - duayum (2yum)
terzo (3.º) - tigayum (3yum)
quarto (4.º) - careyum (4yum)
quinto (5.º) - limayum (5yum)
sesto (6.º) - sisayum (6yum)
settimo (7.º) - sabeyum (7yum)
ottavo (8.º) - ocoyum (8yum)
nono (9.º) - nueyum (9yum)
decimo (10.º) - desyum (10yum)
undicesimo (11.º) - desunyum (11yum), etc.

Collettivi

unyen, unxey - solista, uno solo
duayen, duaxey - duo, coppia
tigayen, tigaxey - trio, etc.

Numeri frazionari

I numeri frazionari derivati sono sostantivi e sono composti da due parole, il numeratore seguito dal denominatore con il prefisso of-.

1/2 (un mezzo) - un ofdua
1/3 (un terzo) - un oftiga
1/4 (un quarto) - un ofcare
1/5 (un quinto) - un oflima
1/6 (un sesto) - un ofsisa
1/7 (un settimo) - un ofsabe
1/8 (un ottavo) - un ofoco
1/9 (un nono) - un ofnue
1/10 (un decimo) - un ofdes
1/11 (un undicesimo) - un ofdesun, etc.

globasa utilizza anche i seguenti numeri metrici frazionari.

1 X 10^-1 (un decimo di): deci (un ofdes fe)
1 X 10^-2 (un centesimo di): centi (un ofcen fe)
1 X 10^-3 (un millesimo di): mili (un ofkilo fe)
1 X 10^-6 (un milionesimo di): mikro (un ofmega fe)
1 X 10^-9 (un miliardesimo di): nano (un ofgiga fe)
1 X 10^-12 (un bilionesimo di): piko (un oftera fe)

Sistema metrico

Le parole del sistema metrico utilizzano numeri interi e frazionari come prefissi.

metro - metro
desmetro - decametro
cenmetro - ettometro
kilometro - chilometro

decimetro - decimetro
centimetro - centimetro
milimetro - millimetro

gramo - grammo
kilogramo - chilogrammo
miligramo - milligrammo

litro - litro
mililitro - millilitro

Numeri moltiplicativi

unple - singolare
duaple - doppio
tigaple - triplo
careple - quadruplo
limaple - quintuplo
sisaple - sestuplo, etc.

Mesi dell'anno

mesi 1 (mesi un) - gennaio
mesi 2 (mesi dua) - febbraio
mesi 3 (mesi tiga) - marzo
mesi 4 (mesi care) - aprile
mesi 5 (mesi lima) - maggio
mesi 6 (mesi sisa) - giugno
mesi 7 (mesi sabe) - luglio
mesi 8 (mesi oco) - agosto
mesi 9 (mesi nue) - settembre
mesi 10 (mesi des) - ottobre
mesi 11 (mesi des un) - novembre
mesi 12 (mesi des dua) - dicembre

Forme verbali

Omissione delle particelle verbali

Le particelle verbali possono essere omesse a discrezione di chi parla o, se preferisce, chi parla può applicare le seguenti linee guida:

  • La forma lessicografica del verbo può esprimere il presente semplice, il che permette l'omissione dei marcatori nun, du- e u.

  • Nella narrazione di storie, inoltre, la sola forma verbale del dizionario può essere usata per narrare eventi. Tecnicamente parlando, non è che in questo caso si ometta la particella del passato semplice le, ma si racconta una storia come se si stesse descrivendo la scena di un film, al tempo presente, con l'omissione di nun , du- o u.

  • Eccetto nei casi descritti sopra, il tempo/modo può essere stabilito nuovamente con ogni sintagma del soggetto e mantenuto senza ripetizione per altri verbi o finché non viene cambiato il tempo/modo all'interno di quella proposizione. In altre parole, la particella per qualsiasi tempo/modo può essere omessa nei verbi successivi all'interno della stessa proposizione una volta che è stato stabilito il tempo/modo con il primo verbo di ogni predicato.

Tempi del presente semplice

In globasa, i tempi del presente semplice si esprimono nel modo seguente.

Tempi del presente semplice
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Presente Generale


(nun)


Mi (nun) yam pingo.
Mangio la mela.
Io mangio la mela.
Presente continuo/abituale


(nun) (du-)


Mi (nun) (du)yam pingo.
Mangio (continuamente/abitualmente) mele.

Forma lessicografica del verbo

Di default, la forma lessicografica del verbo esprime il tempo presente generale, che è equivalente al presente semplice in italiano. Inoltre, la sola forma lessicografica del verbo può anche esprimere il tempo presente attivo, che è equivalente al presente progressivo in italiano. In altre parole, la sola forma lessicografica del verbo è ambigua e implica l'omissione di nun o di du-.

La particella u

In alternativa all'uso esclusivo della forma lessicografica del verbo, si può usare la particella u al posto di nun o du-. Questa particella generalmente si usa solo in testi o discorsi formali come un modo semplice per marcare il predicato nelle frasi in cui non c'è nessun altro marcatore di tempo/modo.

Prefisso du-

Come prefisso verbale, du- esprime l'aspetto continuo/abituale, che rappresenta un'attività o uno stato durante un periodo di tempo indefinito, invece di accadere in un solo momento o durante un periodo di tempo specifico. Il prefisso du- generalmente viene omesso con il tempo presente.

Nei sostantivi, il prefisso du- significa "l'azione di".

dulala - (l'azione di) cantare, il cantare
dudanse - (l'azione di) ballare, il ballare

Il prefisso du- è troncato da dure (durata).
Etimologia di dure: inglese, francese, tedesco, spagnolo

Tempi del passato semplice

I tempi del passato semplice si esprimono con la particella le.

Etimologia di le: mandarino (了 “le”), swahili (-li-), russo (-л “-l”)

Tempi del passato semplice
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Passato Generale

le

Mi le yam pingo.
Ho mangiato la mela.
Passato continuo/abituale

le du-

Mi le duyam pingo.
Ero solito mangiare mele. / Mangiavo mele (abitualmente).

Tempi del futuro semplice

I tempi del futuro semplice si esprimono con la particella xa.

Etimologia di xa: arabo (سوف “sawf”, سا “sa”), inglese (shall), olandese (zal)

Tempi del futuro semplice
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Futuro Generale

xa

Mi xa yam pingo.
Mangerò la mela.
Futuro continuo/abituale

xa du-

Mi xa duyam pingo.
Mangerò (continuamente/abitualmente) mele.

Tempi del passato e futuro immediato

I tempi del passato e futuro immediato si esprimono nel modo seguente utilizzando il prefisso ja-.

Tempi del passato e futuro immediato
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Passato Immediato

jale

Mi jale yam pingo.
Ho appena mangiato la mela.
Futuro Immediato

jaxa

Mi jaxa yam pingo.
Sto per mangiare la mela.

Prefisso ja-

Il prefisso ja- significa immediatamente adiacente ed è troncato da jara (vicino).

Etimologia di jara: arabo (جارة “jara”), swahili (jirani), indonesiano (jiran)

Tempi composti

I tempi composti si formano combinando due delle particelle dei tempi generali (nun, le, xa).

Linguisticamente parlando, i tempi composti si utilizzano per esprimere in dettaglio diversi aspetti grammaticali. Ci sono tre aspetti espressi mediante i tempi composti, che si correlano con le tre righe in ognuna delle tabelle seguenti: progressivo (attivo), perfettivo (completo) e prospettivo.

Mentre i tempi semplici descrivono eventi solo dal punto di vista del momento presente, i tempi composti si utilizzano per segnalare lo stato temporale e l'aspetto di un evento dal punto di vista del presente, passato o futuro.

Alcuni tempi composti si usano raramente e, spesso, si esprimono meglio mediante i tempi semplici. Altri sono più utili e possono essere abbastanza comuni nel parlato, in particolare i seguenti tempi: passato attivo (le nun), presente completo (nun le), futuro completo (xa le), passato prospettivo (le xa).

Tempi presenti composti

I tempi presenti composti si esprimono nel modo seguente:

Tempi presenti composti
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Presente Attivo

(nun) nun

Mi (nun) nun yam pingo.
Sto mangiando la mela.
Presente Completo

nun le

Mi nun le yam pingo.
Ho mangiato la mela.
Presente Prospettivo

nun xa

Mi nun xa yam pingo.
Mangerò la mela. / Sto per mangiare la mela.

Tempi Passati Composti

I tempi passati composti si esprimono nel modo seguente:

Tempi Passati Composti
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Passato Attivo

le nun

Mi le nun yam pingo.
Stavo mangiando la mela.
Passato Completo

le le

Mi le le yam pingo.
Avevo mangiato la mela.
Passato Prospettivo

le xa

Mi le xa yam pingo.
Stavo per mangiare la mela.

Tempi futuri composti

I tempi futuri composti si esprimono nel modo seguente:

Tempi futuri composti
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Futuro Attivo

xa nun

Mi xa nun yam pingo.
Starò mangiando la mela.
Futuro Completo

xa le

Mi xa le yam pingo.
Avrò mangiato la mela.
Futuro Prospettivo

xa xa

Mi xa xa yam pingo.
Starò per mangiare la mela.

Va notato che mentre i tempi perfettivi in italiano non sempre esprimono un'azione completa, i tempi completi in globasa lo fanno sempre.

Aspetto continuativo

L'avverbio di aspetto continuativo dupul si utilizza quando un'azione o uno stato è cominciato nel passato e continua nel presente. In italiano, questo si esprime con il presente, il passato prossimo o il present continuous perfetto.

Esempio di frase con il presente in italiano

Mi dupul kone te dur 30 nyan.
Lo conosco da 30 anni.

Esempi di frasi con il passato prossimo in italiano

Mi no dupul oko te xorfe mesi tiga.
Non la vedo da marzo.

Mi dupul sen gadibu.
Sono stato arrabbiato.

Yu dupul sen kepul?
Come sei stato?

Esempi di frasi con il present continuous perfetto in italiano

Mi dupul yam hin pingo dur un satu.
Mangio questa mela da un'ora. (lett. "Ho mangiato...")

Yu dupul fale keto?
Cosa hai fatto? (lett. "Cosa hai fatto ultimamente?")

Mi dupul doxo hin kitabu xorfe jaleli sabedin.
Leggo questo libro dalla scorsa settimana. (lett. "Ho letto...")

Modo condizionale

Il modo condizionale si esprime con la particella ger.

La particella ger è troncata da eger (se).
Etimologia di eger: hindi (अगर “agar”), persiano (اگر “agar”), turco (eğer)

Modo condizionale
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Condizionale

ger

Mi ger yam pingo.
Mangerei la mela.
Condizionale passato

ger le

Mi ger le yam pingo.
Avrei mangiato la mela.

La proposizione subordinata (se...) si esprime con la forma lessicografica del verbo.

Mi ger yam pingo eger mi sen yamkal.
Mangerei la mela se avessi fame.

Forma passiva

La forma passiva si esprime con il prefisso be-.

Etimologia di be-: mandarino (被 “bèi”), inglese (be), norvegese (ble)

Forma passiva
Forma verbale Marcatori Esempi di frasi
Passivo Presente

(nun) be-

Pingo beyam mi.
La mela è mangiata da me.
Passivo Passato

le be-

Pingo le beyam mi.
La mela è stata mangiata da me.
Passivo Futuro

xa be-

Pingo xa beyam mi.
La mela sarà mangiata da me.

Sebbene tecnicamente il modo passivo si possa esprimere anche con tutti i tempi composti, in pratica si usa più spesso con i tempi generali presente, passato e futuro, come mostrato sopra.

Nota: In globasa, l'agente nelle frasi passive si esprime come l'oggetto diretto senza bisogno di una preposizione per marcare l'agente. Invece, in italiano, l'agente è segnalato con la preposizione da.

Myaw le no velosi yam piu.
Il gatto non ha mangiato velocemente l'uccello.

Piu le no velosi beyam myaw.
L'uccello non è stato mangiato velocemente dal gatto.

Modi Imperativo e Iussivo

In globasa, gli ordini (modo imperativo) e le esortazioni (modo iussivo) si esprimono con la particella am.

La particella am è troncata da amiru (ordinare)
Etimologia di amiru: arabo (أمر “amr”), turco (emir), swahili (amri, -amuru)

Modi Imperativo e Iussivo
Forma verbale Marcatore Esempi di frasi
Imperativo







am







(Yu) Am yam!
Mangia!

(Uyu) Am yam!
Mangiate!

Imi am yam!
Mangiamo!
Iussivo







am







Te am yam.
Che lui/lei mangi.

Mi am yam.
Che io mangi.

Modo imperativo

I pronomi yu e uyu possono essere omessi quando si esprime il modo imperativo.

Modo iussivo

Il modo iussivo ha un significato simile al modo imperativo ma si usa per la 3ª persona (te/to, ete/oto), così come per la 1ª persona singolare (mi).

Il modo iussivo può anche funzionare come un congiuntivo esortativo all'interno di frasi subordinate. Il congiuntivo esortativo esprime una richiesta, un requisito, una preghiera, una raccomandazione o un suggerimento.

Mi vole ki te am safegi sesu kamer.
Voglio che lui/lei pulisca la sua stanza.

Mi peti ki imi am xorata jaldi.
Chiedo che arriviamo presto.

Kitabu hu xwexiyen am doxo da no sen daymo lungo.
Il libro che gli studenti devono leggere non è molto lungo.

Negazione

La negazione per tutte le forme verbali si esprime con la parola no e, come avverbio, precede immediatamente il verbo e qualsiasi altro avverbio modificativo.

Negazione
Marcatore Esempi di frasi
no







Mi no sen lao.
Non sono vecchio.

Te no yam pingo.
Lui/lei non mangia la mela.

Am no yam pingo.
Non mangiare la mela.

Modo infinito

In globasa, la forma verbale all'infinito è segnalata con la particella na e generalmente viene omessa all'interno di una proposizione una volta che è stata stabilita con il primo verbo. Consultare Sintagmi verbali all'infinito in Struttura della frase.

Etimologia di na: greco (να “na”), hindi (-ना “-na”)

Frasi subordinate

Come mostrato sopra, le proposizioni con se nelle frasi condizionali usano la forma lessicografica del verbo. Tuttavia, non tutte le frasi che contengono una proposizione con se sono frasi condizionali. A meno che la frase non sia condizionale, le proposizioni con se sono marcate con il loro tempo verbale corrispondente.

Eger mi xa yam pingo, mi xa no haji sen yamkal.
Se mangerò la mela (in futuro), non avrò più fame.

Eger te le yam yusu pingo, kam yu xa sen gadibu?
Se lui/lei ha mangiato la tua mela (nel passato), ti arrabbierai?

Eger te yam yusu pingo, kam yu gadibucu?
Se lui/lei mangia le tue mele (in generale), ti arrabbi?

Frasi con altre proposizioni subordinate

Oltre a eger (se), le proposizioni subordinate possono cominciare con altre congiunzioni, come denwatu hu (quando), denloka hu (dove), koski (perché), ecc. I marcatori di tempo sono obbligatori in tutte queste proposizioni subordinate.

Ordine delle parole: Struttura della frase

Ordine delle parole rigoroso

In globasa, si applica un ordine delle parole relativamente rigoroso per le frasi.

Sintagmi nominali

I sintagmi nominali sono costituiti dalla seguente struttura, come illustrato nella tabella seguente:

(Specificatore) + (Complemento) + Testa

Sintagma nominale
(Specificatore) (Complemento) Testa
Determinante Aggettivo possessivo Quantificatore Avverbio
Modificatore di agg./avv.
Aggettivo/i Sostantivo o Pronome
ke - quale
hin - questo/-a
den - quello/-a
ban - qualche/alcuni/-e
moy - ogni, tutti
nil - nessuno
alo - altro
misu - mio/-a/-iei/-e
yusu - tuo/-a/-oi/-e
tesu - suo/-a/-oi/-e
ecc.
multi - molti/-e
xosu - pochi/-e,
total - intero/-a, tutto/-a,
plu - multiplo
(qualsiasi numero)
ecc.
daymo - molto
godomo - troppo
ecc.
meli - bello/-a
blue - blu
lil - piccolo/-a
ecc.
matre - madre
doste - amico
sodar - fratello/sorella
drevo - albero
to - esso
ecc.
hin
questi
misu
miei
care
quattro
daymo
molto
lama
vecchi
kitabu
libri
hin misu care daymo lama kitabu
questi miei quattro libri molto vecchi

Dato che gli specificatori e i complementi sono opzionali, un sintagma nominale può consistere di un singolo sostantivo, per esempio, kitabu.

Pronomi di terza persona alla fine delle frasi nominali

Le frasi nominali devono sempre terminare con un sostantivo o un pronome. Ogni volta che un sostantivo implicito viene omesso, un pronome deve sostituirlo, invece di lasciare uno specificatore o un complemento in sospeso. Senza l'uso di pronomi per completare le frasi nominali, tali frasi avrebbero significati diversi o creerebbero frasi incomplete e, quindi, agrammaticali.

Determinante + Pronome = Frase nominale completa

Banete ergo velosi ji banete ergo hanman.
Alcuni lavorano velocemente e alcuni lavorano lentamente.

Senza il pronome ete, la frase direbbe:
Ban ergo sen velosi ji ban ergo sen hanman.
Alcuni lavori sono veloci e altri lenti.

Agg. possessivo + pronome (pronome possessivo) = frase nominale completa

Yusu gami ergo velosi mas misu te ergo hanman.
Tuo marito lavora velocemente ma il mio lavora lentamente.

Senza il pronome te, la seconda parte della frase direbbe:
Misu ergo sen hanman.
Il mio lavoro è lento.

Quantificatore + Pronome = Sintagma nominale completo

Dua basataytiyen ergo velosi mas un te ergo hanman.
Due traduttori lavorano velocemente ma uno lavora lentamente.

Senza il pronome te, la seconda parte della frase direbbe:
Un ergo sen hanman.
Un lavoro è lento.

Aggettivo + Pronome = Frase nominale completa

Day manyen ergo velosi mas lil te ergo hanman.
L'uomo grande lavora velocemente ma il piccolo lavora lentamente.

Senza il pronome te, la seconda parte della frase direbbe:
Lil ergo sen hanman.
Il piccolo lavoro è lento.

Sintagmi verbali

I sintagmi verbali sono simili nella struttura ai sintagmi nominali:

Sintagma verbale
(Specificatore) (Complemento) Testa
Marcatore di tempo/modo verbale Affermazione o negazione
Avverbio/i
Modificatore/i di agg./avv. Voce passiva Modo
continuo/abituale
Verbo
(nun)
le
xa
am
ger
na
si - sì
no - no
daymo - molto
godomo - troppo
bon - buono/-a,
bur - cattivo/-a,
velosi - veloce
multi - molto/-a/-i/-e,
xosu - poco/-a/-i/-e,
pimpan - spesso,
nadir - raramente
ecc.
be -
marcatore della voce passiva
du -
marcatore del
modo
continuo/abituale
danse - ballare
lala - cantare
eskri - scrivere
ecc.
le no daymo pimpan be du yam
le no daymo pimpan beduyam
non si soleva mangiare molto spesso

Marcatori verbali

Come specificatori, i marcatori verbali (nun, le, xa, ger, am, na) sono posti all'inizio dei sintagmi verbali.

Avverbi

Come si può vedere nella frase precedente, gli avverbi (o frasi avverbiali) generalmente precedono i verbi.

In alternativa, gli avverbi possono essere posti dopo il verbo, immediatamente dopo gli oggetti, se presenti.

  • Se la frase non ha complementi diretti o indiretti, l'avverbio può seguire immediatamente il verbo.

Femyen danse meli.
La signora balla bene.

  • Tuttavia, se la frase contiene oggetti, la frase avverbiale deve seguire immediatamente tutti gli oggetti.

Mi le gibe pesa tas coriyen volekal koski mi le befobi ki te xa morgi mi.
Ho dato i soldi al ladro involontariamente perché temevo che mi uccidesse.

Gli avverbi possono anche essere spostati all'inizio della frase, a condizione che ci sia una pausa chiara mediante l'uso della virgola per separare la frase dal resto della frase. Senza la pausa, l'aggettivo/avverbio potrebbe essere interpretato erroneamente come un modificatore del soggetto.

Velosi, bwaw glu sui.
Velocemente, il cane beve l'acqua.

Unyum, te le idi cel banko.
Prima, è andato in banca.

Negazione

L'avverbio di negazione no precede immediatamente la parola o la frase che viene negata.

Manyen no godomo bur danse.
o: Manyen danse no godomo bur.
L'uomo non balla troppo male.

Nella seconda frase sopra, no si trova insieme al resto del complemento alla fine della frase. (L'uomo ha ballato, ma non troppo male).

In alternativa, no potrebbe precedere immediatamente il verbo ed essere interpretato come una modifica al verbo insieme ai suoi avverbi descrittivi.

Manixu no danse godomo bur.
L'uomo non balla troppo male.

Sintagmi verbali all'infinito

I sintagmi verbali all'infinito hanno la seguente struttura:

na + frase verbale

Consulta Sintagmi verbali all'infinito in Struttura della frase.

Sintagmi preposizionali

Il globasa, come la maggior parte delle lingue SVO, fa uso di preposizioni invece di posposizioni. I sintagmi preposizionali sono composti da una preposizione seguita da un sintagma nominale.

Sintagma preposizionale
Preposizione Sintagma nominale
in
in
day sanduku
scatola grande
in day sanduku
nella scatola grande

La posizione dei sintagmi preposizionali all'interno delle frasi è spiegata in Struttura della frase.

Avverbi focalizzanti

Ad eccezione di no (non), gli avverbi focalizzanti, come sol (solo, soltanto, unicamente), pia (anche) e hata (persino), non compaiono nelle tabelle precedenti dei sintagmi nominali e dei sintagmi verbali. La ragione è la seguente: gli avverbi focalizzanti possono apparire in qualsiasi parte di una frase, a seconda di ciò che si vuole modificare nella frase. Gli avverbi focalizzanti precedono sempre immediatamente la frase o la parola che modificano.

Misu gami glu sol kafe fe soba.
Mia moglie beve solo caffè al mattino.

Misu gami glu kafe hata fe axam.
Mia moglie beve caffè persino di sera.

Pia misu gami glu kafe fe soba.
Anche mia moglie beve caffè al mattino.

Sintagmi aggettivali complessi

I sintagmi aggettivali complessi vengono dopo i sostantivi che modificano.

Agg./avv. più sintagma preposizionale

Kitabu eskrido fal misu doste
il libro scritto dal mio amico

alimyen hox kos yusu sukses
l'insegnante felice per il tuo successo

Frasi comparative con agg./avv.

nini maxmo lao kom misu sodar
il bambino più grande di mio fratello

Proposizioni relative

In globasa, le proposizioni relative sono introdotte dal marcatore di proposizione modificante hu e conservano il tipico ordine delle parole. Vale la pena notare che la congiunzione hu non ha un equivalente esatto in italiano, ma normalmente è tradotta come che, chi o il quale.

Proposizioni relative con pronome riassuntivo

Le proposizioni relative che richiedono un pronome per riferirsi all'antecedente utilizzano il pronome relativo riassuntivo obbligatorio da (lui, lei, esso/essa, loro, quello/quella/quelli/quelle).

Te sen femixu hu da lubi mi.
"Lei è la donna che essa ama me".
Lei è la donna che mi ama.

Te sen femixu hu mi lubi da.
"Lei è la donna che io amo essa".
Lei è la donna che io amo.

Mi le sonxi katatul hu mi kata roti yon da.
"Ho perso il coltello che taglio il pane con esso."
Ho perso il coltello con cui taglio il pane.

Kamisa hu mi suki da sen blue. o To sen blue, kamisa hu mi suki da.
"La camicia che mi piace essa è blu." o "È blu, la camicia che mi piace essa".
La camicia che mi piace è blu. o È blu, la camicia che mi piace.

Nota: come si è potuto vedere nell'ultimo esempio, quando la proposizione relativa è parte del soggetto, la frase può essere riformulata per porre la proposizione principale per prima e spostare la proposizione relativa alla fine della frase. Questo aiuta a rendere la frase più facile da elaborare.

L'aggettivo possessivo dasu è utilizzato nelle frasi relative nel modo seguente:

Te sen manixu hu dasu sodar kone mi.
"Lui è l'uomo che suo fratello mi conosce."
È l'uomo il cui fratello mi conosce.

Te sen manixu hu mi kone dasu sodar.
"Lui è l'uomo che conosco suo fratello".
È l'uomo di cui conosco il fratello.

Manyen hu dasu gami Globasa sen misu doste. o Te sen misu doste, manyen hu dasu gami Globasa.
"Il tipo che la moglie di esso parla globasa è mio amico". o "Lui è mio amico, il tipo che la moglie di esso parla globasa".
Il tipo la cui moglie parla globasa è mio amico. o È mio amico, il tipo la cui moglie parla globasa.

Proposizioni relative con avverbio correlativo di ripresa

Le frasi relative in cui un avverbio correlativo si riferisce all'antecedente sono le seguenti:

Kitabudom hu mi ergo denloka sen day.
"La biblioteca che lavoro lì è grande".
o
Kitabudom hu denloka mi ergo sen day.
"La biblioteca che lì lavoro è grande".
La biblioteca dove lavoro è grande.

Din hu mi xa preata denwatu sen Lunadin.
"Il giorno che arrivo allora è lunedì".
o
Din hu denwatu mi xa preata sen Lunadin.
"Il giorno che allora arrivo è lunedì".
Il giorno in cui arriverò è lunedì.

Invece degli avverbi correlativi, si possono usare sintagmi preposizionali per esprimere frasi equivalenti.

Kitabudom hu mi ergo in da sen day.
"La biblioteca che lavoro in essa è grande".
o
Kitabudom hu in da mi ergo sen day.
"La biblioteca che in essa lavoro è grande".
La biblioteca in cui lavoro è grande.

Din hu mi xa preata fe da sen Lunadin.
"Il giorno che arrivo in esso è lunedì".
o
Din hu fe da mi xa preata sen Lunadin.
"Il giorno che in esso arrivo è lunedì."
Il giorno in cui arriverò è lunedì.

Proposizioni relative in sintagmi nominali non specifici

I sintagmi nominali non specifici con proposizioni relative possono essere composti da to/te più un avverbio correlativo di ripresa o da.

Mi no suki to hu mi ergo denloka.
"Non mi piace ciò che lavoro lì".
o
Mi no suki to hu denloka mi ergo.
"Non mi piace ciò che lì lavoro".
Non mi piace dove lavoro.

Mi suki to hu yu broxa misu tofa denmaner.
Mi piace ciò che mi spazzoli i capelli così.
or
Mi suki to hu denmaner yu broxa misu tofa.
"Mi piace ciò che così mi spazzoli i capelli".
Mi piace come mi spazzoli i capelli.

Am gibe tas mi to hu mi vole da.
"Dammi ciò che voglio quello".
Dammi ciò che voglio.

Mi no suki te hu yu le seleti da.
"Non mi piace lei/lui/loro che hai scelto quello/quella/quelli."
Non mi piace chi hai scelto.

In alternativa, possono essere composti da un sostantivo più un sintagma preposizionale di ripresa o da.

Mi no suki loka hu mi ergo in da.
"Non mi piace il luogo che lavoro in esso".
o
Mi no suki loka hu in da mi ergo.
"Non mi piace il luogo che in esso lavoro".
Non mi piace il luogo in cui lavoro.

Mi suki maner hu yu broxa misu tofa yon da.
"Mi piace il modo che mi spazzoli i capelli con quel (modo)".
o
Mi suki maner hu yon da yu broxa misu tofa.
"Mi piace il modo che con quello mi spazzoli i capelli".
Mi piace il modo in cui mi spazzoli i capelli.

Am gibe tas mi xey hu mi vole da.
"Dammi la cosa che voglio quella".
Dammi la cosa che voglio.

Mi no suki persona hu yu le seleti da.
"Non mi piace la persona che hai scelto quella."
Non mi piace la persona che hai scelto.

Proposizioni modificatrici non relative

I sostantivi a volte sono modificati da proposizioni che non sono relative, in altre parole, proposizioni senza alcun elemento di ripresa. In questo caso, si utilizza feki (che) per introdurre tali proposizioni.

Singa begude idey feki maux ger abil na sahay te.
Il leone fu solleticato dall'idea che il topo potesse aiutarlo.

Proposizioni con feki al posto di proposizioni relative con hu

Le frasi nominali con parole di luogo, tempo, modo e ragione possono essere modificate usando proposizioni con feki invece di proposizioni relative con hu. In altre parole, per creare frasi più brevi senza proposizioni di ripresa, feki può sostituire hu più una frase correlativa o preposizionale di ripresa (hu denloka/hu in da, hu denwatu/ hu fe da, hu denmaner/hu yon da, hu denseba/hu kos da).

Mi no suki restoran feki imi le yam.
"Non mi piace il ristorante in-cui abbiamo mangiato".
Non mi piace il ristorante in cui abbiamo mangiato.

Te sokutu (fe) moy mara feki te estaycu.
"Cade ogni volta che si alza".
Cade ogni volta che si alza.

Mi suki maner feki yu broxa misu tofa.
"Mi piace il modo in-cui mi spazzoli i capelli".
Mi piace il modo in cui mi spazzoli i capelli.

Seba feki yu no xwexi sen koski yu no abyasa.
"La ragione per-cui non impari è perché non ti eserciti".
La ragione per cui non impari è perché non ti eserciti.

Ordine delle parole: Struttura del periodo

SVO

L'ordine tipico delle frasi in globasa è Soggetto-Verbo-Oggetto.

Struttura delle frasi SVO
Soggetto Verbo Oggetto
patre
padre
mwa
bacia
madre
madre
Patre mwa matre.
Il padre bacia la madre.

Marcatore dell'oggetto diretto

Oltre all'ordine S-V-O, globasa permette altre due opzioni con il soggetto sempre prima del verbo: S-O-V e O-S-V. Questo ordine flessibile delle frasi è possibile grazie al marcatore dell'oggetto (complemento oggetto) diretto el, che funziona essenzialmente come una preposizione. Come illustrato di seguito, el è usato con S-O-V e O-S-V, che generalmente sono usati solo in poesia e nei testi delle canzoni.

  • Patre mwa matre. - (S-V-O) Il padre bacia la madre.
  • Patre el matre mwa. - (S-O-V) Il padre la madre bacia.
  • El matre patre mwa. - (O-S-V) La madre il padre bacia.

Etimologia di el: coreano (을 “eul”)

Copula

Il verbo sen (essere), conosciuto come copula, funziona come marcatore di predicato con tutti i tipi di frasi eccetto le frasi con predicato verbale, collegando il soggetto con sintagmi nominali, sintagmi verbali all'infinito, sintagmi aggettivali, sintagmi preposizionali e proposizioni.

Strutture delle frasi con copula
Soggetto Copula Sintagma nominale
nini
bambino/-a
sen
è
misu bete
mio figlio/-a
Nini sen misu bete.
Il/la bambino/-a è mio figlio/-a.
Soggetto Copula Sintagma verbale all'infinito
cele
obiettivo
sen
è
na triunfa
vincere
Cele sen na triunfa.
L'obiettivo è vincere.
Soggetto Copula Sintagma Aggettivale
uma
cavallo
sen
è
perfetomo syahe
perfettamente nero
Uma sen perfetomo syahe.
Il cavallo è perfettamente nero.
Soggetto Copula Sintagma preposizionale
myaw
gatto
sen
è
en sanduku
nella scatola
Myaw sen en sanduku.
Il gatto è nella scatola.
Soggetto Copula Proposizione
yusu problema
tuo problema
sen
è
ki yu godo fikir
che pensi troppo
Yusu problema sen ki yu godo fikir.
Il tuo problema è che pensi troppo.

Le parole interrogative keloka e kewatu così come tutti i loro correlativi sono anche collegati ai soggetti usando la copula.

Myaw sen keloka?
Dov'è il gatto?

Filme sen kewatu?
Quando è il film?

Nel linguaggio informale, la copula può essere omessa quando si collegano sintagmi aggettivali.

Uma (sen) perfetomo syahe.
Il cavallo è perfettamente nero.

Sintagmi verbali all'infinito

I sintagmi verbali all'infinito sono contrassegnati dalla particella na seguita dal verbo. Questi sono utilizzati nelle seguenti strutture di frase.

Complementi di sostantivo e verbo

La forma verbale all'infinito deve essere usata nei complementi di sostantivo e verbo (transitivo, intransitivo o stativo).

  • Complementi verbali

Mi suki na lala.
Mi piace cantare.

Mi musi na ergo.
Devo lavorare.

Mi no abil na danse.
Non posso ballare.

Gitara sen asan na soti.
La chitarra è facile da suonare.

Mi sen jumbi na idi.
Sono pronto per partire.

  • Complementi di sostantivo

misu xiwon na oko yu - il mio desiderio di vederti

Sintagmi verbali nominali

I sintagmi verbali che funzionano al posto dei sintagmi nominali sono noti come frasi verbali nominali e richiedono la forma verbale all'infinito.

  • Frasi con copula (sen), come mostrato sopra:

Cele sen na triunfa.
L'obiettivo è vincere.

In queste frasi, i sintagmi verbali soggetto all'infinito possono essere spostati alla fine della frase. Tuttavia, il pronome to deve prendere il posto del sintagma verbale all'infinito e deve essere aggiunta una virgola prima del sintagma riposizionato.

Na sen nensabar sen problema.
Essere impaziente è un problema.
o
To sen problema, na sen nensabar.
È un problema essere impaziente.

Na soti gitara sen asan.
Suonare la chitarra è facile.
o
To sen asan, na soti gitara.
È facile suonare la chitarra.

Na suyon in bahari sen amusane.
Nuotare nel mare è divertente.
o
To sen amusane, na suyon in bahari.
È divertente nuotare nel mare.

  • Complemento di una preposizione:

fe tayti fe na danse - invece di ballare

Te le sokutu dur na danse.
È caduto mentre ballava.

Fe na doxo, nini le xorsomno.
Leggendo, il bambino si è addormentato.

Sintagmi preposizionali

Globasa, come la maggior parte delle lingue SVO, utilizza preposizioni invece di posposizioni. Le frasi preposizionali seguono sempre immediatamente le frasi nominali che modificano.

Myaw en sanduku somno.
Il gatto nella scatola sta dormendo.

Le frasi preposizionali che modificano i verbi hanno un ordine delle parole relativamente libero e possono essere spostate in qualsiasi parte della frase. Quando vengono spostate prima del verbo, le virgole vengono utilizzate come mostrato di seguito.

Myaw yam en sanduku maux.
Myaw yam maux en sanduku.
Myaw, en sanduku, yam maux.
En sanduku, myaw yam maux.
Il gatto mangia il topo nella scatola.

Per indicare la posizione senza riferimento alla posizione, le preposizioni vengono trasformate in sostantivi aggiungendo -ya per formare sintagmi preposizionali con fe.

Myaw sen fe inya.
Il gatto è dentro.

Myaw fe inya somno.
Il gatto dentro sta dormendo.

Fe inya, myaw somno.
Dentro, il gatto sta dormendo.

Oggetto indiretto

L'oggetto indiretto è sempre contrassegnato dalla preposizione tas (a, per). I sintagmi dell'oggetto indiretto, come i sintagmi dell'oggetto diretto contrassegnati con el, possono essere spostati senza la necessità di indicare il movimento tramite virgole.

Mi gibe kitabu tas nini.
Do il libro al bambino.

Mi gibe tas nini kitabu.
Do al bambino il libro.

Mi gibe kitabu tas te.
Do il libro a lui.

Mi gibe tas te kitabu.
Do a lui il libro.

Mi gibe to tas nini.
Lo do al bambino.

Mi gibe to tas te.
Lo do a lui.

Tas nini mi gibe kitabu.
Al bambino do un libro.

Tas te mi gibe to.
A lui lo do.

Locuzioni preposizionali

Globasa ha una serie di locuzioni preposizionali di posizione composte da fe seguito da un sostantivo seguito da de.

Baytu fe kapi de liljabal sen kimapul.
Le case in cima alla collina sono costose.

Per indicare la posizione senza riferimento alla posizione, tali locuzioni preposizionali eliminano semplicemente la parola de.

Baytu fe kapi sen kimapul.
Le case in cima sono costose.

Fe kapi, baytu sen kimapul.
In cima, le case sono costose.

Kimapul baytu sen fe kapi.
Le case costose sono in cima.

Verbi preposizionali

In globasa, le preposizioni possono essere trasformate in verbi usando il suffisso -ya come alternativa al collegamento di sintagmi preposizionali con soggetti mediante l'uso della copula, come spiegato sopra.

Struttura della frase con verbo preposizionale
Soggetto Verbo preposizionale Sintagma nominale
myaw
gatto
inya
è dentro
sanduku
scatola
Myaw inya sanduku.
Il gatto è dentro la scatola.

I verbi preposizionali possono essere seguiti o meno dal sintagma nominale.

Myaw inya.
Il gatto è dentro.

I sostantivi che compaiono nelle locuzioni preposizionali possono anche essere usati come verbi nello stesso modo dei verbi preposizionali.

Myaw ruke sanduku.
Il gatto è dietro la scatola.

Myaw ruke.
Il gatto è dietro.

leya e xaya

I sostantivi leya e xaya funzionano anche come controparti verbali delle preposizioni lefe e xafe. Cioè, non si usano lefeya e xafeya, così come si usano leli e xali invece di lefeli e xafeli.

  • leya - (n) il passato; (v) essere/venire prima, precedere
  • xaya - (n) il futuro; (v) essere/venire dopo, seguire

feya

Il verbo preposizionale feya (essere/trovarsi in) può essere usato facoltativamente come copula con i correlativi -loka e -watu.

Kastilo feya keloka?
Dove si trova il castello?

hay

Il verbo hay è usato per esprimere c'è/ci sono. Il soggetto di hay può venire prima o dopo il verbo.

Hay multi kitabu en kitabudom.
o
Multi kitabu hay en kitabudom.
Ci sono molti libri nella biblioteca.

Il verbo hay è anche usato in frasi relative alle condizioni atmosferiche, come le seguenti:

Hay barix. o To barix.
"C'è pioggia." o "Piove."
Sta piovendo.

Hay termo. o To sen termopul.
"C'è caldo." o "È caldo."
Fa caldo.

Congiunzione ki

La congiunzione ki è usata quando una proposizione (una frase all'interno della frase principale) funziona al posto dell'oggetto diretto o del soggetto.

Proposizione al posto dell'oggetto diretto

Struttura della frase con proposizione al posto dell'oggetto diretto
Soggetto e Verbo Proposizione al posto dell'oggetto diretto
mi jixi
Io so
ki yu le xuli mobil
che hai riparato l'auto
Mi jixi ki yu le xuli mobil.
Io so che hai riparato l'auto.

Proposizione al posto del soggetto

Struttura della frase con proposizione al posto del soggetto
Proposizione al posto del soggetto Predicato
ki yu le xuli mobil
Che hai riparato l'auto
no surprisa mi
non mi sorprende
Ki yu le xuli mobil no surprisa mi.
Che tu abbia riparato l'auto non mi sorprende.

Le proposizioni soggetto con ki possono essere spostate alla fine della frase. Tuttavia, il pronome to deve prendere il posto della proposizione ki e deve essere aggiunta una virgola prima di tale frase.

To no surprisa mi, ki yu le xuli mobil.
Non mi sorprende che tu abbia riparato l'auto.

Domande

In globasa, l'ordine delle parole delle frasi interrogative è lo stesso delle corrispondenti frasi dichiarative.

Domande sì/no

Le domande sì/no si formano aggiungendo la particella kam all'inizio della corrispondente frase dichiarativa. Le seguenti coppie di frasi illustrano: (1) frase dichiarativa e (2) domanda sì/no.

(1) Yu sen yamkal.
Hai fame.

(2) Kam yu sen yamkal?
Hai fame?

(1) Yu yam mahimaso.
Mangi pesce.

(2) Kam yu yam mahimaso?
Mangi pesce?

Domande wh-

Allo stesso modo, le domande wh- conservano l'ordine tipico delle parole. La seguente coppia di esempi di frasi lo illustra con (1) una domanda il cui ordine delle parole riflette lo stesso ordine delle parole di (2) una possibile risposta.

(1) Yusu name sen keto?
"Il tuo nome è cosa?"
Qual è il tuo nome?

(2) Misu name sen Roberto.
"Il mio nome è Roberto."
Mi chiamo Roberto.

(1) Yu sen kepul?
"Tu stai come?"
Come stai?

(2) Mi sen bon.
Sto bene.

(1) Parti xa okur keloka?
"La festa accadrà dove?"
Dove si terrà la festa?

(2) Parti xa okur in misu preferido restoran.
La festa si terrà nel mio ristorante preferito.

Domande con due punti

Le domande con due punti in globasa sono le seguenti.

Yu suki keto: kafe or cay?
"Ti piace cosa: caffè o tè?"
Ti piace il caffè o il tè?

Yu ogar keloka: in Barati or Indonesi?
"Dove vivi: in India o Indonesia?"
Vivi in India o in Indonesia?

Formazione delle parole

Classe di parola nelle parole con affissi

I prefissi non modificano la classe di parola nelle parole con affissi. Invece, i suffissi modificano la classe di parola, per cui sono definiti come suffissi aggettivo/avverbio o suffissi sostantivo/verbo.

Affissi grammaticali

  • -su: aggettivi possessivi
  • -li: converte i sostantivi in aggettivi/avverbi (di, relativo a)
  • -mo: converte gli aggettivi in avverbi modificatori di aggettivi/avverbi
  • -ya: converte gli aggettivi in sostantivi astratti
  • -gi: marcatore di transitività
  • -cu: marcatore di intransitività
  • be-: forma passiva
  • du-: aspetto verbale abituale/continuo

Prefissi

  • aw-: non qui o non lì
    • awidi - andarsene (idi - andare); awglu - bere tutto (glu - bere); awpel - scacciare (pel - spingere)
  • awto-: auto- (automatico, da solo) [awtomati - automatico, awtonom - autonomo]
    • awtosahigi - autocorrezione (sahi - corretto; sahigi - correggere)
  • dis-: disperdere
    • disgibe - distribuire (gibe - dare)
  • eko-: eco-
    • ekologi - ecologia (logi - specialità, disciplina), ekosistema - ecosistema (sistema - sistema)
  • fin-: fine di, terminare fino alla fine
    • findoxo - finire di leggere fino alla fine (doxo - leggere); finyam - finire di mangiare tutto (yam - mangiare)
  • frente-: avanti [fronta - fronte]
    • fronkadam - progresso, avanzare (kadam - passo)
  • ja-: immediatamente adiacente [jara - vicino/-a]
    • jale - appena (le - particella verbale del tempo passato); jaxa - sul punto di (xa - particella verbale del tempo futuro); jaledin - ieri (din - giorno); jaxadin - domani (din - giorno)
  • nen-: dis-, in-/im-/ir-
    • nenmuhim - senza importanza (muhim - importante); nenkompleto - incompleto (kompleto - completo); nenible - impossibile (ible - possibile); okonenible - invisibile (oko - vedere); imanunenible - incredibile (imanu - credere)
  • pos-: opposto [opos - opposto]
    • possahay - ostacolare (sahay - aiuto); possukses - fallimento (sukses - successo); posdongwi - non essere d'accordo (dongwi - essere d'accordo); posgami - divorzio (gami - coniuge/sposarsi)
  • pre: qui/lì, presente (l'opposto di assente)
    • preata - arrivare (ata - venire); preporta - portare, trasportare (porta - portare, trasportare)
  • ri-: ri- (di nuovo)
    • rieskri - riscrivere (eskri - scrivere); riadresu - reindirizzare (adresu - indirizzo); ridoxo - rileggere (doxo - leggere)
  • ru-: retro-, ri- [ruke - schiena, indietro]
    • ruata - tornare, ritornare (ata - venire); ruidi - tornare, ritornare (idi - andare); rugibe - restituire, ritornare (gibe - dare); ruaksyon - reagire/reazione (aksyon - atto/azione)
  • xor-: inizio di
    • xorsomno - addormentarsi (somno - dormire); xoraham - rendersi conto, arrivare a comprendere (aham - comprendere)

Suffissi agg/avv

  • -do: in stato inattivo di (converte i sostantivi in aggettivi inattivi)
    • kasirudo - rotto (kasiru - rompere); klosido - chiuso (klosi - chiudere); estodo - fermato, bloccato (esto - fermare, bloccare)
  • -ne: in processo attivo di (converte i verbi in aggettivi attivi)
    • somnone - dormiente (somno - dormire); interesne - interessante (interes - interesse/interessare); amusane - divertente, che diverte (amusa - divertire)
  • -ple: multiplo
    • duaple - doppio (dua - due); tigaple - triplo (tiga - tre); careple - quadruplo (care - quattro)
  • -yum: numeri ordinali
    • unyum - primo/-a (un - uno); duayum - secondo/-a (dua - due); tigayum - terzo/-a (tiga - tre)

Suffissi nominali

  • -gon: -agon (figura geometrica) [gona - angolo]
    • tigagon - triangolo (tiga - tre); limagon - pentagono (lima - cinque); ocogon - ottagono (oco - otto); ortogon - rettangolo (orto - retto)
  • -ina: -ina
    • kafeina - caffeina (kafe - caffè)
  • -je: grado [daraje - grado, livello]
    • dayje - dimensione (day - grande); velosije - velocità (velosi - veloce); telije - distanza (teli - lontano); laoje - età (lao - vecchio); termoje - temperatura (termo - calore); gaoje - altezza (gao - alto)
  • -sa: lingua; voci di animale [basa - lingua]
    • Globasa - globasa (globa - mondo); Englisa - inglese (Engli - Inghilterra); Espanisa - spagnolo (Espani - Spagna)
    • bwawsa - abbaiare (bwaw - cane); myawsa - miao, miagolare (myaw - gatto); umasa - nitrito (uma - cavallo); singasa - ruggito (singa - leone)

Parole funzionali come quasi-prefissi in parole composte

  • anti: contro, anti-
    • antidokya - antidoto (dokya - veleno); antijento - lottare contro (jento - lotta); antiaksyon - contrastare (aksyon - agire/azione)
  • bax: sotto, sub-, vice-
    • baxgeoli - sotterraneo (geo - terra, suolo); baxpresidiyen - vicepresidente (presidiyen - presidente)
  • pas: attraverso, per
    • pasdoxo - leggere (doxo - leggere); pasjiwa - vivere un'esperienza (jiwa - vivere, vita); paspasa - attraversare (pasa - passare)
  • ex: fuori
    • exidi - uscire (idi - andare); exporta - esportare (porta - portare); exnasyonli - straniero (nasyon - nazione)
  • en: in
    • inidi - entrare (idi - andare); inporta - importare (porta - portare); inhare - contenere, contenuto (hare - avere)
  • infra: infra-, ipo-
    • infratermo - ipotermia (termo - calore); infraroso - infrarosso (roso - rosso); infraidi - discendere (idi - andare)
  • entre: tra, inter-
    • intrenasyonli - internazionale (nasyon - nazione); intrepala - conversazione (pala - parlare); intreaksyon - interagire/interazione (aksyon - agire/azione); intrediskusi - dialogo (diskusi - discutere)
  • le: passato
    • lefe - prima (fe - a); legami - ex coniuge (gami - coniuge); lepresidiyen - ex presidente (presidi - presiedere)
  • lefe: pre-, anteriore-
    • lefeoko - prevedere (oko - vedere); lefeloga - predire (loga - dire)
  • moy: ogni, tutto
    • moyabil - onnipotente (abil - capace); moydinli - giornaliero, quotidiano (din - giorno)
  • de: di, frazioni
    • offolo - dipendere da (folo - seguire); un ofdua - metà, uno di due (dua - due)
  • se: auto-
    • semorgi - suicidio (morgi - uccidere); sebawe - autodifesa (bawe - difesa)
  • supra: sopra, super-, iper-
    • suprarealsim - iperrealista (real - reale; realsim - realista); supraidi - ascendere (idi - andare)
  • ton: insieme, co-
    • tonaksyon - cooperare (aksyon - agire/azione); tonergo - collaborare (ergo - lavorare)
  • tras: dall'altra parte di, trans-
    • trasporta - trasportare (porta - portare)
  • ultra: oltre
    • ultrajiwa - sopravvivere (jiwa - vita); ultranaturali - soprannaturale (natura - natura); ultrapasa - superare (pasa - passare)
  • xa: futuro
    • xafe - dopo (fe - a)
  • xafe: post-
    • xafeplasi - posticipare (plasi - mettere); xafemorculi (preferibilmente espresso più brevemente in frase preposizionale - xafe morcu) - postumo (morcu - morte); xafexengili (preferibilmente espresso più brevemente in frase preposizionale - xafe xengi) - postparto (xen - nato; xengi - partorire)

Parole sostantivo/verbo come quasi-prefissi in parole composte

  • gami: coniuge/marito/moglie, sposarsi; nelle parole composte: del coniuge
    • gamisodar - cognato, cognata (sodar - fratello); gamiatre - suoceri (atre - genitore)
  • hawa: aria; nelle parole composte: aero-
    • hawanavi - aeromobile (navi - nave)

Parole agg/avv come quasi-prefissi in parole composte

Si possono usare molti aggettivi/avverbi per creare parole composte. La seguente lista include gli aggettivi/avverbi di maggior uso in parole composte.

  • bon: buono; nelle parole composte: eu-, oggettivamente o moralmente buono/bene
    • bonata - benvenuto (ata - venire); bonxanse - buona fortuna (xanse - opportunità, fortuna); bonlexi - eufemismo (lexi - parola); bonmorcu - eutanasia (morcu - morte); bonoko - osservare (oko - occhio/vedere/guardare); bonore - ascoltare (ore - udire)
  • bur: cattivo; nelle parole composte: oggettivamente o moralmente cattivo
    • burnini - moccioso (nini - bambino/-a); bursolo - solitario (solo - solo); burlexi - parolaccia (lexi - parola)
  • colo: brutto; nelle parole composte: brutto
    • coloeskri - scarabocchio (eskri - scrivere)
  • cuyo: principale, primario; nelle parole composte: principale, primario, maestro/-a
    • cuyodolo - strada principale (dolo - strada); cuyoyawxe - chiave maestra (yawxe - chiave)
  • day: grande; nelle parole composte: aumentativo
    • daybon - eccellente, grandioso (bon - buono/-a); dayday - enorme, gigantesco (day - grande); daylil - minuscolo (lil - piccolo); dayxaher - metropoli (xaher - villaggio, città); daybaytu - villa (baytu - casa)
  • fem: femminile
    • femgami - moglie (gami - coniuge); femnini - bambina (nini - bambino/-a); femixu - donna (ixu - adulto, uomo/donna); femwangu - regina (wangu - monarca, re/regina)
  • godo: - eccessivo, eccessivamente, troppo; nelle parole composte: troppo
    • godojaldi - prematuro (jaldi - presto)
  • juni: giovane; nei composti: discendente, giovane
    • junibwaw - cucciolo (bwaw - cane); junimyaw - gattino (myaw - gatto); junisinga - cucciolo (singa - leone); juninini - bambino/-a piccolo/-a (nini - bambino/-a)
  • kwasi: che sembra; nelle parole composte: quasi-, -astro/-a
    • kwasisodar - fratellastro/-a (sodar - fratello)
  • lama: antico [ opposto di neo]
    • lamahistori - storia antica (histori - storia)
  • lao: vecchio [opposto di juni]
    • laoatre - antenato (atre - padre/madre); laonini - adolescente (nini - bambino/-a); laodaypatre/laodaypapa - bisnonno (daypatre - nonno; daypapa - nonnino)
  • leli: precedente; nelle parole composte: ex
    • leli gami - ex coniuge (gami - coniuge); leli presidiyen - ex presidente (presidi - presiedere)
  • lil: piccolo; nelle parole composte: diminutivo
    • lilhaha - risatina (haha - risa/ridere); lilbaytu - capanna (baytu - casa); lilnahir - ruscello (nahir - fiume)
  • mal: scorretto, erroneo; nelle parole composte: mal-, mis-
    • malaham - malinterpretare, malinteso (aham - comprendere); malhesabu - conto erroneo (hesabu - contare)
  • man: maschile
    • mangami - marito (gami - coniuge); mannini - bambino (nini - bambino/-a); manixu - uomo (ixu - adulto, uomo/donna); manwangu - re (wangu - monarca, re/regina)
  • meli: carino/-a, bello/-a
    • melieskri - calligrafia (eskri - scrivere)
  • midi: mezzo; nelle parole composte: mezzo-
    • midinuru - mezzogiorno (nuru - dall'alba al tramonto); midinoce - mezzanotte (noce - notte); mididay - mediano/-a
  • neo: nuovo; nelle parole composte: nuovo, neo-
    • neoklasiko - neoclassico (klasiko - classico)
  • semi: più o meno, in parte; nelle parole composte: mezzo-; semi-
    • semisodar - fratellastro/-a (sodar - fratello/-a); semikijawi - verdastro (kijawi - verde); seminudi - seminudo/-a (nudi - nudo/-a)

Numeri come quasi-prefissi in parole composte

I numeri si possono anche usare per creare parole composte.

  • unbasayen - monolingue (basa - lingua)
  • duacalun - bicicletta (calun - ruota)

Parole agg/avv come quasi-suffissi in parole composte

  • abil: potere, capace; nelle parole composte: che può, -ivo
    • kreaabil - creativo/-a (krea - creare); okonenabil - cieco (oko - vedere)
  • bimar: malato/-a
    • sikobimar - malato/-a di mente (siko - mente)
  • bon: buono/-a
    • xetocubon - delizioso (xetocu - sapore); xansebon - fortunato/-a (xanse - fortuna)
  • bur: cattivo
    • xansebur - sfortunato/-a (xanse - fortuna)
  • ible: possibile; nelle parole composte -ibile/-abile
    • yamible - commestibile (yam - mangiare); doxoible - leggibile (doxo - leggere); okoible - visibile (oko - vedere)
  • fil: con tendenza a, incline
    • ergofil - diligente, industrioso (ergo - lavoro); fobifil - incline alla paura (fobi - paura); dinifil - religioso (dini - religione)
  • kal: vuoto; nelle parole composte: senza
    • legakal - illegale (lega - legge); ergokal - disoccupato (ergo - lavoro); pesakal - povero (pesa - denaro); luminkal - oscuro (lumin - luce)
  • kolordo (kolor-do): tonalità di colore, colorato (Vedi anche -sim.)
    • asmankolordo - blu cielo (asman - cielo)
  • laye: degno
    • xinloylaye - degno di fiducia (xinloy - fiducia); memorilaye - memorabile (memori - ricordo/ricordare); doxolaye - che vale la pena leggere (doxo - leggere)
  • musi: deve, che deve; deve, che deve; nelle parole composte: (attivo) che deve; (passivo) che deve essere
    • attivo: triunfamusi - che deve vincere (triunfa - vincere, trionfare)
    • passivo: beokomusi - che deve essere visto (oko - vedere; beoko - essere visto)
  • peldo (pel-do): con voglia di
    • somnopeldo - assonnato/-a (somno - dormire); yampeldo - affamato/-a (yam - mangiare)
  • pul: pieno/-a; nelle parole composte: -oso/-a
    • kimapul - costoso/-a (kima - prezzo); juipul - attento/-a (jui - attenzione); brilapul - brillante (brila - brillare); pesapul - ricco/-a (pesa - denaro); hataripul - pericoloso (hatari - pericolo); legapul - legale (lega - legge); bawlupul - violento (bawlu - violenza)
  • sim: simile; nelle parole composte: simile a, tonalità di colore
    • dostesim - amichevole (doste - amico); ninisim - infantile (nini - bambino); dahabusim - dorato (dahabu - oro); realsim - realista (real - reale)

Sostantivi come quasi-suffissi in parole composte

  • bol: palla
    • pedabol - calcio (peda - piede); basketobol - pallacanestro (basketo - canestro)
  • din: giorno
    • Soladin - Domenica (Sola - Sole della Terra); Lunadin - Lunedì (Luna - Luna della Terra); Marihidin - Martedì (Marihi - Marte); Bududin - Mercoledì (Budu - Mercurio); Muxtaridin - Giovedì (Muxtari - Giove); Zuhuradin - Venerdì (Zuhura - Venere); Xanidin - Sabato (Xani - Saturno); Kristodin - Natale (Kristo - Cristo); xencudin - compleanno (xencu - nascita)
  • dom: luogo
    • kitabudom - biblioteca (kitabu - libro); mehmandom - ostello (mehman - ospite); dinidom - chiesa, tempio (dini - religione); banyodom - bagno (banyo - bagno); darsudom - aula (darsu - lezione, classe) doku: documento
    • pasadoku - passaporto (pasa - passare); xencudoku - certificato di nascita (xen - nato/-a, xencu - nascita)
  • dukan: negozio
    • kitabudukan - libreria (kitabu - libro); yamdukan - negozio di alimentari, mercato (yam - cibo)
  • ente: agente inanimato
    • medisente - medicina, medicamento (medis - medicina); antigutonente - analgesico (guton - dolore)
  • fon: strumento audio
    • telifon - telefono (teli - lontano); infon - microfono (in - in); exfon - altoparlanti (ex - fuori da); orefon - auricolari (ore - orecchio); radyofon - trasmettitore radio (radyo - radio)
  • hole: guaina, supporto
    • xamahole - candeliere (xama - candela); pamtulhole - fondina (pamtul - pistola)
  • grafi: registrazione; nelle parole composte; registrazione, -grafia
    • jiwagrafi - biografia (jiwa - vita); radyagrafi - immagine a raggi X (radya - radiazione); teligrafi - telegramma (teli - lontano)
  • ismo: -ismo
    • kapitalismo - capitalismo (kapital - capitale); komunismo - comunismo (komun - comunale); Budaismo - Buddismo (Buda - Buddha)
  • ista: -ista (significato limitato a seguace di -ismo)
    • kapitalista - capitalista (kapital - capitale); komunista - comunista (komun - comunale); Budaísta - Buddista (Buda - Buddha)
  • itis: infiammazione (-ite)
    • artroítis - artrite (artro - articolazione); mogeitis - encefalite (moge - cervello)
  • kamer: stanza
    • banyodom - bagno (banyo - bagno); somnodom - camera da letto (somno - dormire); darsudom - aula (darsu - lezione, classe)
  • kaxa: contenitore
    • anjenkaxa - cassaforte (anjen - sicuro/-a); pesakaxa - portamonete, borsa (pesa - denaro); bezekaxa - alveare (beze - ape)
  • kef: capo, leader
    • navikef - capitano (navi - nave); xaherkef - sindaco (xaher - città)
  • krasi: governo
    • demokrasi - democrazia (demo - popolo)
  • kumax: (pezzo di) stoffa
    • mesakumax - tovaglia (mesa - tavolo); nasakumax - fazzoletto (nasa - naso); muntekumax - tovagliolo (munte - bocca)
  • lari: gruppo collettivo
    • insanlari - umanità (insan - essere umano); darsulari - corso (darsu - lezione/classe); mumulari - mandria di bestiame (mumu - toro/vacca, bestiame); lexilari - vocabolario (lexi - parola); menalari - dizionario (mena - significato); navilari - flotta di navi (navi - nave); yumawlari - piumaggio (yumaw - piuma)
  • lexi: parola
    • namelexi - sostantivo (name - nome); falelexi - verbo (fale - fare); sifalexi - aggettivo (sifa - caratteristica); manerlexi - avverbio (maner - modo)
  • logi: specialità, studio di
    • biologi - biologia (bio - vita/organismi); sikologi - psicologia (siko - mente)
  • maso: carne
    • mumumaso - carne di manzo (mumu - toro/vacca, bestiame); kukumaso - pollo (kuku - gallina/gallo); swinimaso - maiale (swini - maiale); mahimaso - pesce (mahi - pesce)
  • medis: medicina (pratica)
    • dentamedis - odontoiatria (denta - dente); sikomedis - psichiatria (siko - mente); hewanmedis - medicina veterinaria (hewan - animale); ninimedis - pediatria (nini - bambino/-a); pifumedis - dermatologia (pifu - pelle)
  • meter: dispositivo di misurazione
    • termometer - termometro (termo - calore); satumeter - orologio (satu - ora)
  • mon: elemento o parte di un intero
    • talujimon - fiocco di neve (taluji - neve); watumon - periodo (watu - tempo); atexmon - fiamma (atex - fuoco)
  • mosem: stagione
    • bardimosem - inverno (bardi - freddo); bijamosem - primavera (bija - seme/seminare); termomosem - estate (termo - calore); xuhamosem - autunno (xuha - raccolto)
  • osis: patologia
    • sikoosis - psicosi (siko - mente)
  • pel: impulso (estrinseco), spinta; far (a qualcuno) desiderare
  • seksopel - sensualità, attrazione sessuale (sekso - sesso); jixipel - far sì che (uno) si chieda
  • tim: squadra; nelle parole composte: squadra, corpo
    • asosyatim - associazione (asosya - associato); komuntim - comunità (komun - comunale); organisatim - organizzazione (organisa - organizzare); jangetim - forze armate (jange - guerra); krasitim - governo (krasi - governo); ergotim - personale (ergo - lavoro); oretim - pubblico (ore - orecchio/udire)
  • tora: macchina, dispositivo, apparecchio; nelle parole composte: -trice, macchina, dispositivo, apparecchio
    • komputatora - computer (komputa - calcolo); liftitora - ascensore (lifti - sollevare); woxatora - lavatrice (woxa - lavare); tayputora - macchina da scrivere (taypu - scrivere a macchina)
  • tul: strumento
    • eskritul - utensile per scrivere (eskri - scrivere); katatul - coltello (kata - tagliare); yuxitul - giocattolo (yuxi - gioco)
  • xey: cosa, oggetto; nelle parole composte: cosa, oggetto, sostanza
    • yamxey - cibo (yam - mangiare); kreaxey - (una) creazione (krea - creare); kostruixey - edificio (kostrui - costruire)
  • yen: essere (qualsiasi essere vivente o oggetto personificato); nelle parole composte: -ista, -tore/-trice, -ante, -ano/-a
    • con sostantivi/verbi: estudiyen - studente (estudi - studiare); danseyen - ballerino (danse - ballare, danza); medisyen - medico (medis - curare, medicina); arteyen - artista (arte - arte); alimyen - professore, istruttore, maestro (alim - insegnare); polisiyen - agente di polizia (polisi - polizia); legayen - avvocato (lega - legge); poemayen - poeta (poema - poesia)
    • con aggettivi: juniyen - giovane uomo/donna (juni - giovane)
    • nazionalità: Italiyen - Italiano/-a (Itali - Italia); Mexikoyen - Messicano/-a (Mexiko - Messico)
    • medici: dentamedisyen - dentista (denta - dente); sikomedisyen - psichiatra (siko - mente); hewanmedisyen - veterinario (hewan - animale); ninimedisyen - pediatra (nini - bambino/-a); pifumedisyen - dermatologo (pifu - pelle)

Altre parole composte con parole di contenuto

I sostantivi e gli aggettivi presentati precedentemente come quasi-affissi sono le parole di contenuto con maggiore utilità nelle parole composte. Tuttavia, la lista non è esaustiva, dato che qualsiasi parola di contenuto può essere utilizzata liberamente per derivare parole composte. Si può aggiungere opzionalmente un trattino per separare due morfemi all'interno di qualsiasi parola composta. Tuttavia, si suggerisce che, come regola generale, i trattini si utilizzino solo per separare i morfemi che appaiono con minore frequenza in parole composte, come quelli delle parole seguenti.

rukebao o ruke-bao - zaino
familname o famil-name - cognome
kosmonaviyen o kosmo-naviyen - astronauta
mobilxuliyen o mobil-xuliyen - meccanico

Nomi propri in parole composte

I nomi propri si possono anche unire per creare parole composte. Si possono scrivere in uno dei tre modi mostrati di seguito.

Ceskieslovaki o CeskiEslovaki o Ceski-Eslovaki - Cecoslovacchia
Serbihervatskasa o SerbiHervatskasa o Serbi-Hervatskasa - serbo-croato
Kinsasakongo o KinsasaKongo o Kinsasa-Kongo - Kongo-Kinshasa

Allo stesso modo, i nomi propri con utara, sude, dongu, garebi e centro si possono anche scrivere in tre modi.

Sudekorea o SudeKorea o Sude-Korea - Corea del Sud

I nomi propri con ji si possono anche unire alternativamente nel modo seguente.

Antigwa ji Barbuda o AntigwaBarbuda o Antigwa-Barbuda - Antigua e Barbuda

Le parole derivate che consistono in due nomi propri distinti devono unirsi con un trattino o una lineetta.

Mexico-Usali byen - frontiera Messico-USA

Sostantivi composti come parole descrittive

I sostantivi composti come i precedenti si possono esprimere come aggettivi semplicemente aggiungendo il suffisso -li.

xencudinli hadya - regalo di compleanno

Alternativamente, la parola descrittiva può usarsi in una frase preposizionale con fe, come equivalente di -li. Infatti, questo è il metodo preferito quando la parola composta consta già di tre o più morfemi, come nel caso di xencudin (xen-cu-din).

hadya fe xencudin - regalo di compleanno

Questo metodo è specialmente utile per formare frasi nominali descrittive più complesse:

maydoyen fe hadya fe xencudin - venditore di regali di compleanno

Aggettivi complemento-verbo

Gli aggettivi complemento-verbo sono aggettivi che constano di due sostantivi (complemento e verbo) più un suffisso di aggettivo.

mogeyamne ameba - ameba mangia-cervello
fikirprovokane idey - idea che fa riflettere

Morfemi troncati

Una caratteristica speciale di globasa è l'uso di morfemi troncati. I morfemi troncati sono parole funzionali o affissi con una forma più corta e, di solito, un significato più ristretto o più ampio delle loro parole di origine corrispondenti. I morfemi troncati non sono in realtà parole derivate e, di fatto, è meglio considerarli come parole radice completamente indipendenti, sebbene simili nella forma a certe parole di contenuto, il che facilita il processo di apprendimento. Di conseguenza, i morfemi troncati non devono nascere in modo sistematico.

Una caratteristica simile si trova nei linguaggi naturali. Nelle lingue creole del mondo, per esempio, è comune vedere parole funzionali che nascono da parole di contenuto della lingua di origine. Di fatto, è così che la maggior parte dei linguaggi naturali si sono evoluti e hanno generato parole funzionali e morfemi grammaticali. Per una discussione affascinante su questo argomento, consultare The Unfolding of Language: An Evolutionary Tour of Mankind's Greatest Invention, di Guy Deutscher.

Le seguenti parole funzionali sono morfemi troncati:

  • cel (a, per, al fine di) da cele (obiettivo, scopo)
  • dur (durante) da dure (durata)
  • fal (fatto da) tramite fale (fare)
  • fol (secondo, lungo) tramite folo (seguire)
  • ger (condizionale) tramite eger (se)
  • har (con, avendo) tramite hare (avere)
  • kom (come, che) tramite kompara (paragonare)
  • kos (a causa di, per) tramite kosa (causa)
  • kwas (come se) tramite kwasi (apparente)
  • pasa (attraverso, per) tramite pasa (passa)
  • sol (solo, solamente, unicamente) tramite solo (solo)
  • tas (a, per, complemento di termine) tramite taslum (ricevere)
  • tem (circa, riguardo a) tramite tema (tema)
  • ton (insieme a) tramite tongo (insieme)
  • wey (intorno) tramite jowey (dintorni)
  • yon (con, per mezzo di) tramite yongu (usare)

I seguenti prefissi sono morfemi troncati:

  • aw- (non qui o lì) tramite awsenti (assente)
  • awto- (auto-, automaticamente) tramite awtomati (automatico)
  • du- (aspetto continuativo/abituale) tramite dure (durata)
  • fin- (fine) tramite fini (fine, finire)
  • fron- (in avanti) tramite fronta (fronte)
  • ja- (immediatamente adiacente) tramite jara (vicino/-a)
  • pre- (qui/lì) tramite presenti (presente)
  • pos- (opposto) tramite opos (opposto)
  • ru- (retro-, re-) tramite ruke (schiena)
  • xor- (inizio) tramite xoru (inizio, cominciare)

I seguenti suffissi sono morfemi troncati:

  • -cu (intransitività) tramite cudu (ottenere, prendere)
  • -gon (figura geometrica con numero specifico di angoli) tramite gono (angolo)
  • -gi (transitività) tramite gibe (dare)
  • -je (grado) tramite daraje (grado)
  • -sa (lingua; versi di animali) tramite basa (lingua)

Abbreviazioni

Le abbreviazioni in globasa normalmente si pronunciano in base al loro significato: per esempio, fmk si pronuncia /fe 'moj 'ka.so/ e non in base alle lettere dell'abbreviazione, /'fe 'me 'ke/. Tuttavia, le abbreviazioni più utilizzate, come ff e jmt, possono essere pronunciate in base alle lettere dell'abbreviazione: /'fe 'fe/ e /'ʤe 'me 'te/ rispettivamente.

abbreviazione significato traduzione
dhh dayhaha ridendo a crepapelle
ff fe folo quindi, perciò, di modo che, in modo che, così
fg fe gwaho a proposito, tra l'altro
fl fe lutuf per favore
fm fe misal per esempio
fmk fe moy kaso in ogni caso
fp fe peti per favore
ftf fe tayti fe invece di, al posto di
hh ha ha ah ah
hhh ha ha ha ah ah ah, ridendo a crepapelle
jmt ji max (e)te, ji max (o)to ecc.
mfk Mi fikir ki... Penso che..., Credo che...

Classi di Parole

Parole di contenuto

  • benjilexi (b) - sostantivo/verbo (s/v)
  • falelexi (f) - verbo (v)
    • linkuli falelexi (b.lin) - verbo copulativo (v.cop)
    • ojetoli falelexi (b.oj) - verbo transitivo (v.tr)
      • rusoti-ojetoli falelexi (b.oj.ru) - verbo transitivo con complemento riflessivo (v.tr.rif)
    • nenojetoli falelexi (b.nenoj) - verbo intransitivo (v.intr)
    • oroojetoli falelexi (b.oro) - verbo ambitransitivo (paziente) (v.ambi)
    • sahayli falelexi (b.sah) - verbo ausiliare (v.aus)
  • manerlexi (m) - avverbio (avv)
  • namelexi (n) - sostantivo (s)
    • pornamelexi (pn) - pronome (pron)
      • suyali pornamelexi (su pn) - pronome possessivo (pron poss)
    • suli namelexi (su n) - nome proprio (n propr)
  • sifalexi (s) - aggettivo (agg)
    • suyali sifalexi (su s) - aggettivo possessivo (agg poss)
  • tosifulexi (t) - aggettivo/avverbio (agg/avv)
    • suli tosifulexi (su t) - aggettivo/avverbio proprio (agg/avv propr)

Parole funzionali

  • dingyalexi (d) - determinante (det)
  • intrelogalexi (il) - interiezione (inter)
  • linkulexi (l) - congiunzione (cong)
  • numer (num) - numero (num)
  • partikul (par) - particella (part)
  • plasilexi (p) - adposizione (adp)
    • lefeplasilexi (lp) - preposizione (prep)
    • xafeplasilexi (xp) - posposizione (posp)

Affissi

  • fikso (fik) - affisso (aff)
    • lefefikso (lfik) - prefisso (pref)
    • xafefikso (xfik) - suffisso (suff)

Locuzioni

Oltre alle parole singole, nel dizionario di globasa compaiono anche diverse locuzioni. Vedi sotto alcuni esempi.

  • jumlemon (jm) - locuzione (loc)
    • plasilexili jumlemon (p jm) - locuzione preposizionale (loc prep)
    • jumlemonli plasilexi (jm p) - preposizione composta (prep comp)
    • falelexili jumlemon (f jm) - locuzione verbale (loc v)

Frasi ed espressioni comuni

Saluti

salom - ciao

xanti - ciao ("pace")

bonsoba - buongiorno

bonnuru - buongiorno/buon pomeriggio

bonaxam - buonasera

bonnoce - buonanotte

Congedi

weda - arrivederci

xanti - arrivederci ("pace")

finfe (rioko) - ci vediamo

finfe xaya - a dopo

finfe ner xaya - a presto

bon soba - buongiorno

bon nuru - buongiorno/buon pomeriggio

bon axam - buonasera

bon noce - buonanotte

Altri auguri

Nota: Come visto in precedenza, i saluti con bon (buon) sono espressi come parole composte, mentre i congedi sono espressi come frasi di due parole. Nelle seguenti espressioni, le parole composte vengono utilizzate quando il parlante e l'ascoltatore rimangono insieme. Ecco perché le due parole radice sono insieme, combinate in una sola parola. Al contrario, le frasi di due parole vengono utilizzate se il parlante o l' ascoltatore si separano. Ecco perché le parole radice sono separate.

bonata o bon ata - benvenuto

bonxanse o bonxanse - buona fortuna

bonyam o bon yam - buon appetito ("buon pasto")

bonglu o bon glu - salute ("buon bere")

bonturi o bon turi - buon viaggio

Espressioni di cortesia

fe lutuf - per favore

xukra - grazie

multi xukra - molte grazie

no hay seba - prego, non c'è di che ("non c'è ragione")

asif - mi dispiace

mafu - scusa, scusi

Altre interiezioni

daybon - fantastico

melibon - geniale

suprem - super

otima - eccellente

afarin - ben fatto, buon lavoro ("applausi")

hura - urrà

ay - ahi

wao - wow

o - oh

a - ah

nun - beh (allora), ora (bene)

fe folo - quindi, pertanto, di conseguenza

fe fato - infatti, in realtà

fe fini - finalmente

fe bonxanse - fortunatamente

fe asif - purtroppo, sfortunatamente

fe onxala - magari

fe misal - per esempio

fe xugwan - di solito, generalmente

fe benji - in sostanza, fondamentalmente

fe moy kaso - in ogni caso, comunque

fe alo kaso - altrimenti

maxpul - inoltre

pia - anche

abruto - improvvisamente

e o em - eh

aham - Capisco, ho capito ("capire")

yakin - certamente, sicuramente

totalyakin o pulyakin - assolutamente, totalmente

mimbay - ovviamente, naturalmente

sipul - infatti

okey - okay, va bene

ible - forse, possibilmente

dayible - probabilmente

sahi - corretto

mal - sbagliato

sati - vero

falso - falso, non è vero

samaijen - d'accordo ("stessa opinione")

Kam sati? - Davvero?

Kam jidi? - Sul serio? Dici sul serio?

Kam yakin? - Sei sicuro?

Kam bon? - Stai bene?, Va bene?

Kam okey? - Va bene? Tutto bene?

Domande/Risposte comuni

  • Yu sen kepul? o Yu kepul?
    Come stai?

Daymo bon, ji yu?
Molto bene, e tu?

semibon
così così

semi semi
non c'è male

  • Yu name keto? o Yusu name sen keto?
    Come ti chiami? o Qual è il tuo nome?

Mi name... o Misu name sen...
Mi chiamo... o Il mio nome è...

(To sen) yukwe, na xorkone yu. o Yukwe.
"È bello conoscerti." o "È bello."

(To sen) furaha, na xorkone yu. o Furaha.
È un piacere conoscerti. o È un piacere.

(Mi sen) hox na xorkone yu. o Mi sen hox.
"(Sono) felice di conoscerti." o "Sono felice."

  • Yu ogar keloka?
    Dove abiti?

Mi ogar en...
Abito a...

  • Yu sen of keloka?
    Di dove sei?

Mi sen of...
Sono di...

  • Yu sen kemo lao? o Yu sen fe ke nyan?
    Quanti anni hai?

Mi sen lao fe... (nyan). o Mi sen fe... (nyan).
Ho... anni.

  • Kam yu (pala) Globasa?
    Parli globasa?

Sí, xosu.
Sì, un po'.

  • Yu pala ke basa?
    Che lingue parli?

Mi pala...
Io parlo...

  • Kam yu aham?
    Capisci?

(Si,) mi aham.
(Sì,) capisco.

(No,) mi no aham.
(No,) non capisco.

  • Ren loga... kemaner (in Globasa)?
    Come si dice... (in globasa)?

In Globasa, ren loga...
(In globasa), si dice...

Dichiarazioni comuni

Mi jixi.
Lo so.

Mi no jixi.
Non lo so.

Mi lubi yu.
Ti voglio bene. o Ti amo.